Cose da non credere: il “Maxxi” evento sulle “bufale”
Immaginate dei tavolini da bar, composti da 4-5 persone che insieme a voi ragionano sul tema dell’anno, le “bufale”, armati di pennarelli e blocchetti colorati per prendere nota delle idee più significative. Immaginate poi di passare a un altro tavolo e continuare a chiacchierare informalmente sull’argomento con altre persone, arricchendo le vostre idee e conoscenze: è stato questo il nuovo format di “Cose da non credere”, l’evento dell’Unione Nazionale Consumatori dedicato alla consapevolezza dei consumatori, che si è svolto al Museo Maxxi di Roma.
Per rivivere insieme l’atmosfera del pomeriggio di confronto e crescita guarda la fotogallery della giornata.
Il pomeriggio di lavori si è aperto con la relazione introduttiva di Massimiliano Dona, Presidente UNC, che ha sottolineato come le fake news siano il tema dell’anno e ha indicato alcune strategie per difendersi, dal verificare sempre le fonti di una notizia a non fermarsi ai titoli, dal controllare le url sul web al denunciare. A salire sul palco è poi stato Antonio Nicita, componente Agcom, che ha evidenziato come il problema non sono l’e-mail di notizie false o le bugie (da sempre esistite) ma l’avere troppe verità alternative, desiderate.
Al via poi la discussione fra i tavoli, con i partecipanti (rappresentanti di istituzioni, autorità, imprese) invitati a rispondere a 3 domande: “Che cosa pensate sia importante dire rispetto alle fake news per definirle concretamente?”, “Qual è fino ad ora la cosa principale che avete imparato/intuito/scoperto rispetto alla diffusione delle fake news?”, “Che cosa sarebbe necessario per promuovere un cambiamento su questo argomento?”
Per ogni domanda, 30 minuti a disposizione scanditi da un timer, dopodiché si passava a un altro tavolo per continuare a discutere sul tema con altre persone, dando così vita a conversazioni informali e vivaci ma al contempo costruttive.
E’ poi salito sul palco Ermes Maiolica, inventore di “bufale” che ha raccontato la sua esperienza da “troll informatico”: come nasce e come diventa virale una notizia falsa. Per finire uno spettacolo dell’illusionista Walter Rolfo che con la sua performance ha emozionato il pubblico mettendo in evidenza come il nostro cervello cade nelle trappole senza che ce ne rendiamo conto ed è, quindi, portato a credere anche alle fake news. I cosiddetti inganni cognitivi della comunicazione da cui bisogna imparare a difendersi.
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Autore: Unione Nazionale Consumatori
Data: 23maggio 2017