A “Cose da non credere” abbiamo parlato di “bufale”
Si è svolta il 16 maggio, al museo Maxxi di Roma, la quinta edizione di “Cose da non credere” 2017. Si è parlato di “bufale mediatiche”, le cosiddette “fake news” o “notizie false”, che disorientano i consumatori e danneggiano le imprese; un argomento rilevante e concreto che riguarda da vicino tutti i partecipanti dell’evento.
Il format proposto quest’anno, secondo lo schema del World Cafè, semplice ed efficace, è stato pensato appositamente per dar vita a conversazioni informali, vivaci e costruttive: quattro o cinque persone siedono attorno a un tavolo simile a quelli dei Caffè, per ragionare su temi e questioni su cui pensare insieme può fare la differenza. Vicino a loro, altre persone stanno conversando in piccoli gruppi di quelle stesse cose e mentre lo fanno prendono nota delle idee più significative e dei diversi punti di vista; dopo un po’ di tempo passano ad un altro gruppo, unendosi ad un altro tavolo.
Tre turni per tre temi del giorno, ispirati da un keynote speaker iniziale e come sempre a confrontarsi autorevoli rappresentanti del mondo delle istituzioni, delle aziende, dell’università e della comunicazione.
Autore: Unione Nazionale Consumatori
Data: 17 maggio 2017