ACQUISTI: -130 miliardi di consumi nel 2020
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Secondo i dati della Confcommercio nel 2020 si sono persi 130 miliardi di spesa. Urge riforma Fisco.
Roma, 3 maggio 2021 “Uno tsunami si è abbattuto sul commercio. Se per alcuni settori, come abbigliamento e calzature, con la fine del lockdown è atteso un logico e consistente rimbalzo, per recuperare quanto non acquistato nel 2020, per altri, come trasporti, ricreazione, alberghi e cultura, nonostante sia lecito attendersi una ripresa e una ritrovata voglia degli italiani di tornare a spendere, circolare e vivere come prima, non si potranno riprendere i miliardi persi durante la pandemia” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati della Confcommercio secondo i quali nel 2020 c’è stata una riduzione dei consumi di quasi 130 miliardi di spesa persa e per la prima volta in 25 anni si è ridotta la quota di valore aggiunto del terziario del 9,6% rispetto al 2019.
“Insomma, sono settori che impiegheranno anni per riprendersi per davvero, anche perchè il crollo del reddito disponibile delle famiglie avvenuto nel 2020, una caduta del 2,8% pari a 32 miliardi, peserà per molto sulle spese non obbligate. Per questo urge una riforma fiscale che ridia capacità di spesa ai ceti meno abbienti” conclude Dona.
Secondo i dati della Confcommercio, gli effetti della pandemia hanno impattato sui consumi con quasi 130 miliardi di spesa persa nel 2020 rispetto al 2019, di cui l’83%, pari a circa 107 miliardi, in soli quattro settori: abbigliamento e calzature, trasporti, ricreazione, spettacoli e cultura e alberghi e pubblici esercizi. Sull’occupazione, i servizi di mercato registrano la perdita di 1,5 milioni di unità.