ACQUISTI: no al monopolio di PagoPA
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Per Antitrust, non solo PagoPA per il pagamento alle amministrazioni pubbliche. Vanno cancellate le commissioni.
Roma, 5 novembre 2020 – “Non ci può essere un monopolio per i pagamenti alle amministrazioni pubbliche. Al consumatore deve sempre essere data una possibile alternativa” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando il fatto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha formulato alcune osservazioni sulla disciplina delle modalità di pagamento alle Amministrazioni Pubbliche per quanto riguarda PagoPA.
“Il Governo, inoltre, deve cancellare le commissioni anche per i versamenti PagoPA. E’ il colmo che proprio per i pagamenti verso la pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi si paghino balzelli anacronistici. La Pubblica Amministrazione dovrebbe dare il buon esempio, visto che si vuole far partire la moneta elettronica e azzerare le commissioni sui micro-pagamenti” conclude Dona.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri e al presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) alcune osservazioni sulla disciplina delle modalità di pagamento alle Amministrazioni Pubbliche che – soprattutto per quanto riguarda l’identificazione dei metodi di versamento veicolati attraverso la piattaforma PagoPA e la tempistica di attuazione – è stata oggetto di modifiche, deroghe e proroghe che hanno creato incertezza nei soggetti coinvolti.
L’Autorità ha rilevato che, nonostante il Codice dell’Amministrazione Digitale preveda un obbligo generalizzato di utilizzo esclusivo della piattaforma PagoPA, le relative Linee Guida precisano che si possano affiancare anche altri metodi di pagamento, tra cui la domiciliazione bancaria (Sepa Direct Debit o SDD). Allo stesso tempo il d.l. n. 34/2020 (cd. Decreto Rilancio) prevede che gli enti territoriali possano addirittura “premiare” i cittadini che per i pagamenti s’avvalgano della domiciliazione bancaria, applicando una riduzione fino al 20% dell’aliquota. Inoltre, ci sono state deroghe e proroghe relative al giorno di decorrenza dell’obbligo, che è stato dapprima prorogato al 30 giugno 2020 e poi al 28 febbraio 2021.
Un quadro del genere, secondo l’Autorità, ha generato incertezza nelle Amministrazioni Pubbliche, tanto che alcune, anche importanti dal punto di vista demografico, hanno ristretto al solo sistema PagoPA le modalità ammesse per i pagamenti (escludendo, ad esempio, la domiciliazione bancaria per il pagamento di tasse come la TARI).