ALIMENTAZIONE: chiesto un nuovo intervento Antitrust sulle chips
Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori
Dopo la nostra denuncia all’Antitrust, ancora in commercio prodotti con etichette ritenute ingannevoli: intervenga l’Autorità.
Roma, 30 luglio 2015 – “Evidentemente non tutti i produttori di patatine hanno preso seriamente la multa dell’Antitrust”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (https://www.consumatori.it), annunciando un nuovo ricorso all’Autorità per tre società produttrici di chips in busta (Amica Chips, Pata S.p.a. e Ica Foods) che non avrebbero adeguato i propri messaggi promozionali alle indicazioni del Garante.
“Lo scorso febbraio -spiega Dona (segui @massidona su Twitter)– a seguito di una nostra segnalazione, l’Antitrust ha censurato alcuni messaggi promozionali con i quali venivano accreditati a diverse varianti di patatine fritte in busta, specifiche caratteristiche nutrizionali o vanti salutistici oppure modalità di produzione ‘artigianali’. Oggi a sei mesi da quella multa di oltre un milione di euro, mentre alcuni produttori hanno effettivamente modificato le etichette per renderle più trasparenti, altri (Amica Chips, Pata S.p.a. e Ica Foods) continuano a diffondere informazioni che rischiano di trarre in errore il consumatore”.
Commenta Massimiliano Dona: “può sembrare incredibile, ma alcuni produttori hanno semplicemente tradotto in inglese la dicitura già ritenuta ingannevole dall’Autorità (così ‘cotte a mano’ diventa ‘hand cooked style’); questo tentativo di aggirare le regole ci sembra una mancanza di rispetto nei confronti dell’Autorità e dei consumatori. Ci auguriamo, dunque, che l’Antitrust intervenga con una nuova sanzione e soprattutto la modifica della comunicazione”.