A seguito del nostro esposto, L’Antitrust, dopo aver avviato il 19 ottobre le istruttorie, ha ora adottato provvedimenti cautelari per illegittime modifiche unilaterali
Roma, 28 ottobre 2022 – “Bene, accolta la nostra richiesta. Avevamo, infatti, depositato un secondo esposto chiedendo venissero adottati subito anche i provvedimenti cautelari per evitare danni enormi ai consumatori. Se infatti le modifiche illegittime fossero state ugualmente applicate i clienti si sarebbero trovati bollette abnormi con prezzi stratosferici rispetto a quelli che stavano pagando” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la notizia che l’Antitrust ha avviato provvedimenti cautelari nei confronti di Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti per illegittime modifiche unilaterali al prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale.
“Non possiamo che essere soddisfatti che l’Antitrust, che aveva aperto le istruttorie contro le società Iren, Dolomiti e Iberdola grazie anche alla nostra segnalazione, si sia poi mossa con rapidità e urgenza, impedendo l’attuazione delle pratiche scorrette” prosegue Vignola.
“Ricordiamo ai consumatori che tutte le comunicazioni mandate ai consumatori, a partire dal 1° maggio 2022 sono inefficaci e la variazione contrattuale con il conseguente rincaro illegittimo, in violazione dell’art..3 del decreto legge 9 agosto 2022, n. 115, ora convertito dalla Legge n. 142 del 21-09-2022. Li invitiamo, quindi, a contestare ogni variazione e a segnalarci ogni abuso” conclude Vignola.
L’Antitrust, confermano la tesi dell’Unione Nazionale Consumatori, ha ritenuto che Iberdrola ed E.ON, comunicando agli utenti la risoluzione del contratto di fornitura per eccessiva onerosità sopravvenuta, abbia indebitamente condizionato i consumatori ad accettare un nuovo contratto a condizioni economiche ben peggiori ovvero a passare a forniture alternative.
Dolomiti, invece, ha impropriamente considerato valide le comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura inviate prima dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti bis (10 agosto 2022), mentre la norma fa salve solo le modifiche unilaterali “perfezionate” ovvero effettivamente applicate prima della stessa data, ossia quelle inviate in aprile e non dopo il 1° maggio 2022.
Iren, infine, ha indebitamente comunicato alla clientela la scadenza delle offerte a prezzo fisso per applicare nuove e peggiorative condizioni di fornitura, sostituendo le precedenti comunicazioni di modifica unilaterale delle condizioni economiche con nuove comunicazioni parimenti vietate dal Decreto Aiuti bis.
Per questi motivi l’Autorità ha disposto:
– nei confronti di Iberdrola e di E.On, l’obbligo di applicare le originarie condizioni di offerta, a favore dei consumatori che hanno sottoscritto nuovi contratti a condizioni peggiorative; di consentire di ritornare in fornituraalle originarie condizioni ai consumatori che, a seguito della risoluzione, hanno scelto un nuovo fornitore o sono stati trasferiti alla fornitura in regime di salvaguardia;
– nei confronti di Dolomiti e di Iren, la sospensione delle illegittime comunicazioni di modifica unilaterale delle condizioni economiche di offerta mantenendo, fino al 30 aprile 2023, il prezzo di fornitura applicato in data precedente al 10 agosto;
– nei confronti delle quattro società, l’obbligo di informare i consumatori, individualmente e con la stessa modalità adottata in precedenza, sull’inefficacia delle comunicazioni inviate e sulle misure cautelari.
Per chiedere l’aiuto dei nostri esperti e sapere come procedere per tutelare i propri diritti è possibile contattarci attraverso il nostro Sportello Luce e Gas.