Basta con i regali del Governo a Poste italiane, dai passaporti a PagoPa. Anche l’Antitrust rileva criticità sull’ingresso di Poste Italiane in PagoPa
Roma, 19 marzo 2024 – “Basta con i regali del Governo a Poste Italiane! Dato che ormai Poste opera nel libero mercato per innumerevoli servizi, dalla luce al gas, dalla telefonia fissa a quella mobile, è evidente che ogni privilegio concesso dallo Stato, come quello di PagoPa o di poter rilasciare passaporti, crea un tornaconto a danno dei concorrenti” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la notizia apparsa sui giornali secondo cui l’Antitrust avrebbe rilevato criticità concorrenziali per la norma, contenuta nel decreto Pnrr, che prevede l’ingresso di Poste Italiane nel capitale di PagoPA.
“Se un consumatore, per poter far valere il suo diritto costituzionale di avere un passaporto, è costretto a recarsi alle Poste, è chiaro che potrà essere agganciato dal personale anche per la vendita degli altri servizi. Un vantaggio competitivo regalato dalla Stato, che crea una distorsione nel mercato, discriminando gli altri operatori. È incredibile, insomma, che il Governo, incapace di risolvere il problema delle attese bibliche per il rilascio dei passaporti, lo appalti a Poste invece che agli uffici anagrafe dei Comuni, certo più competenti in materia. Quanto a PagoPa, in tal modo Poste entra in un settore strategico come quello dei pagamenti digitali e delle notifiche digitali” conclude Dona.