ANTITRUST: denunciata Feltrinelli per il sovrapprezzo nei pagamenti con carta
Acquistare i biglietti degli eventi al box-office Feltrinelli di Torre Argentina a Roma ha un costo diverso a seconda della modalità di pagamento scelto; l’Unc denuncia all’Antitrust la pratica commerciale scorretta.
Roma, 19 ottobre 2015 – “Una comunicazione poco trasparente e soprattutto una condotta che non tiene conto delle esigenze dei consumatori e della diffusione dei pagamenti elettronici”. E’ quanto dichiara Emanuela Dona, legale dell’Unione Nazionale Consumatori (https://www.consumatori.it), annunciando la denuncia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a carico del box office de La Feltrinelli Libri e Musica di Roma (Largo di Torre Argentina 3).
“Alcuni consumatori -spiega l’avvocato Emanuela Dona- ci hanno scritto indignati per aver acquistato biglietti di concerti e spettacoli pagando un costo ulteriore per l’utilizzo della carta di credito”. Nello specifico, risulta che in caso di pagamenti in contanti la commissione è di Euro 1,50 per ogni biglietto emesso, ma la sorpresa arriva se il consumatore decide di pagare con bancomat o carta: in questi casi il costo aggiuntivo è di 1,50 euro per ogni biglietto emesso, più rispettivamente l’1% e il 2% della spesa totale. “La cosa è intollerabile -commenta Emanuela Dona- alla luce della necessità avvertita da più parti di diffondere la moneta elettronica; d’altra parte finché i cittadini saranno vessati con illegittimi sovrapprezzi sarà difficile scardinare l’affezione degli italiani per il contante”.
“Un altro aspetto della nostra denuncia -aggiunge l’avvocato Dona- riguarda il regolamento imposto: ‘in caso di annullamento dell’evento le commissioni di agenzia non vengono rimborsate’; l’esercente, dunque, sembra imporre al consumatore una clausola di esonero, escludendo la restituzione degli importi corrispondenti all’intero prezzo pagato, il che ci sembra una grave limitazione dei diritti dei consumatori. Ci auguriamo che l’Autorità intervenga tempestivamente e metta fine a questo tentativo di guadagnare sulle spalle dei consumatori, allargando le indagini anche agli altri punti vendita Feltrinelli”.