ANTITRUST: segnalazione su “ibrido” Toyota. Va chiarito il tipo di ibrido. AGGIORNAMENTO
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
L’Unione Nazionale Consumatori ha depositato una segnalazione all’Autorità Antitrust sulla trasparenza dei messaggi pubblicitari relativi all’“ibrido” a marchio Toyota. Serve più chiarezza sulle possibilità di percorrenza in modalità elettrica.
Roma, 10 dicembre 2018 – “Non tutte le auto ibride sono dello stesso tipo. Ciascuna tecnologia ha sue proprie caratteristiche di cui il consumatore dovrebbe essere messo a conoscenza”. È quanto dichiara Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, in merito alla segnalazione depositata presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sugli spot dell’ibrido Toyota.
Alcuni messaggi promozionali diffusi da Toyota, sia tramite spot tv sia attraverso stampa, presentano il prodotto (modello C-HR Coupé-SUV-Ibrido) come completo di “tutto”, senza bisogno di essere ricaricato, oltre che capace di notevoli prestazioni in termini di percorrenza. In particolare, il claim “Senza prese di ricarica”, che campeggia ad inizio spot con grandi caratteri al centro dello schermo, potrebbe indurre a ritenere che un’auto ibrida funzioni solamente in elettrico e si ricarichi “da sola”, quando invece non è assolutamente così: nella tecnologia ibrida di questo tipo (diverso discorso si porrebbe per l’ibrido c.d. “plug-in”) il motore endotermico serve infatti anche ad “innescare” il motore elettrico, quando quest’ultimo ha esaurito la carica.
Ancora, il claim “50% elettrico in città”, presente sia all’inizio che al termine dello spot, sembrerebbe indurre il consumatore a credere che almeno il 50% di percorrenza in città possa essere effettuato in modalità elettrica. Non sono fornite ulteriori informazioni, eccetto un generico riferimento al sito internet.
“Anche alla luce delle recenti notizie di stampa sul bonus ecologico per le vetture elettriche – conclude l’avvocato Dona – è bene che l’Autorità Antitrust chiarisca la legittimità di messaggi segnalati dall’Unione Nazionale Consumatori”.
AGGIORNAMENTO: in data 3 luglio 2019 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha archiviato la segnalazione per manifesta infondatezza. L’Autorità, in particolare, ha ritenuto che i claim “50% elettrico” e “50% elettrico in città”, come qualsiasi claim riferito ai consumi di un autoveicolo, sono decodificabili dal consumatore come riferiti ad una media. Inoltre, appare un dato fattualmente vero che un’auto ibrida-elettrica (non di tipo plug-in) non abbia bisogno di collegamenti a presa di ricarica, in quanto la batteria di trazione si ricarica durante l’uso del veicolo tramite la trasformazione dell’energia meccanica delle frenate e decelerazioni e del motore a combustione in energia elettrica.