ANTITRUST: Unc chiede verifiche sui nuovi piani tariffari di roaming di Wind e Telecom
Le compagnie di telefonia mobile hanno attivato, senza alcun consenso da parte dei clienti, tariffe di roaming a pacchetto senza tener conto dell’Eurotariffa
Roma, 7 giungo 2016 – L’attivazione di nuovi piani tariffari da parte di Wind e Telecom per usufruire dei servizi di roaming internazionale senza che sia stato richiesto il consenso ai clienti o sia stata fornita un’adeguata informativa sui dettagli delle offerte e su come disattivarle è il motivo che ha spinto l’Unione Nazionale Consumatori a presentare all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato una segnalazione per pratica commerciale scorretta.
“La nostra iniziativa -spiega Massimiliano Dona, Segretario Generale dell’Unione Nazionale Consumatori- fa seguito alle molteplici segnalazioni giunte ai nostri sportelli che lamentano di aver “subito” l’attivazione di alcuni pacchetti per effettuare/ricevere chiamate, inviare sms e navigare su internet all’interno dei Paesi membri dell’Unione Europea senza che ne sia stata fatta richiesta”. Per fare un esempio, sembrerebbe che Wind abbia applicato un’offerta denominata “Offerta regolamentata UE” che prevede una tariffa giornaliera base al costo di 2 euro comprensiva di 15 minuti di chiamate ricevute, 15 minuti di chiamate effettuate, 15 sms e 50 mb di internet e che Telecom con l’offerta “Europa Daily Basic” offra al costo di 3 euro al giorno 100 minuti di chiamate ricevute,100 minuti di chiamate effettuate e 100 sms e con ulteriori 3 euro 300 mb di internet. Peccato che proprio il 30 aprile scorso per contenere i costi di roaming internazionale è entrata in vigore l’Eurotariffa secondo cui ogni utente dovrà pagare soli gli importi previsti dal proprio piano tariffario più 0,05 euro per le chiamate in uscita, 0,0114 euro per le chiamate in entrata, 0,02 euro per sms in uscita e 0,05 euro per traffico dati, costi che, oltretutto, saranno completamente aboliti fra un anno.
Sembrerebbe, quindi, scorretta la pratica messa in atto dagli operatori che hanno attivato “automaticamente” ai propri clienti, senza chiederne espresso consenso, tariffe a pacchetto molto più costose.
“Per questo chiediamo all’Autorità -conclude Dona- di predisporre i necessari accertamenti allo scopo di verificare l’eventuale scorrettezza della pratica commerciale, vietandone l’ulteriore diffusione”.
I consumatori che avessero riscontrato l’attivazione del servizio a propria insaputa possono contattare i nostri esperti attraverso lo Sportello Telefonia sul nostro sito.