ANTITRUST: vittoria contro Eletronic Arts sui videogames
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Vittoria per i videogiochi Fifa 19, Fifa 20, Apex Legends a tutela dei minori.
Roma, 19 ottobre 2020 – “Una vittoria importante, a tutela soprattutto dei bambini e degli adolescenti. Avevamo ricevuto tantissime lamentele da parte di genitori preoccupati per la sicurezza dei loro figli” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la vittoria all’Antitrust per i videogiochi Fifa 19, Fifa 20, Star Wars Battlefront II, Apex Legends.
L’Antitrust, infatti, ha comunicato nel Bollettino la chiusura del procedimento, con accettazione di impegni, costringendo la società Eletronic Arts a modificare la propria pratica commerciale, altrimenti “suscettibile di integrare fattispecie di pratiche commerciali scorrette“, come attestato dall’Authority nel procedimento istruttorio.
“Il problema è che all’interno dei videogiochi viene offerta la possibilità, utilizzando denaro reale, di effettuare acquisti in-game, ossia durante il gioco, per migliorare le proprie performance, ottenendo varie utilità, come armi e calciatori, che consentono di avanzare nel match. Un meccanismo che rischia di favorire una dipendenza patologica dal gioco, inducendo i giocatori ad acquisti compulsivi, presi dall’adrenalina della partita e dalla voglia di vincere. Un rischio, soprattutto, per le fasce più deboli e meritevoli di protezione, come i minori” prosegue Dona.
“Inoltre, si possono fare acquisti tramite loot box, ossia cofanetti virtuali acquistabili in-game a scatola chiusa, il cui contenuto rimane celato fino al momento dell’apertura, in alcuni casi anche per giochi free to play, ossia presentati come gratuiti” aggiunge Dona.
“Grazie al nostro intervento, Eletronic Arts ha accettato di rispettare alcuni impegni per tutelare maggiormente il consumatore, impegni sui quali vigileremo, pronti a segnalare ogni violazione” conclude Dona.
Di seguito alcuni delle misure che l’azienda si è impegnata ad attuare, pena una sanzione pecuniaria da 10 mila a 5 mln di euro:
1) fornire ai consumatori l’informazione che nel videogioco sono presenti acquisti in-game, in modo chiaramente visibile;
2) inserire come impostazione predefinita per gli account adolescenti il limite di spesa pari a zero euro, che non potrà essere modificato se non mediante il collegamento dell’account del genitore a quello dell’adolescente.