Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori
Roma, 7 febbraio 2011 – “Iscrivere ‘formalmente’ nella Costituzione la protezione dei consumatori”. E’ quanto chiede Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), commentando il dibattito in atto sulla possibile modifica dell’articolo 41 della nostra Costituzione e ribadendo la proposta di riformularlo nella prospettiva di un espresso riconoscimento della figura del consumatore.
“L’osservazione del mercato -spiega Dona- dimostra che non sempre i consumatori sono tenuti nella giusta considerazione: i processi di liberalizzazione sono ancora osteggiati; le Autorità di controllo faticano ad esercitare con continuità la loro funzione di deterrenza nei confronti dei comportamenti scorretti; l’accesso alla giustizia, anche tramite l’azione di classe, è esageratamente difficoltoso per le liti di consumo”.
“In questo contesto -prosegue il Segretario generale dell’UNC- il consumatore rischia di trovarsi esposto agli inganni del mercato, anche per la scarsa cultura dei propri diritti. Ecco perché, secondo la nostra Unione Consumatori, tra le priorità della futura azione di governo non potrà mancare un serio investimento nell’educazione al consumo dei nostri cittadini, a partire dalla scuola”.
“Ed ecco perché -conclude Dona- iscrivere i diritti del consumatore nel 2° comma dell’art. 41 della Costituzione Repubblicana rappresenterebbe un primo importante passo per garantire libertà di impresa nel rispetto dei cittadini”.