COMMERCIO: oggi audizione alla Camera su chiusure domenicali
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Tutte le associazioni di consumatori contro le chiusure dei negozi.
Roma, 23 ottobre 2018 – Oggi alla Camera dei deputati, X Commissione – Attività produttive, si è tenuta l’audizione delle associazioni di consumatori sulle proposte di legge relative alle chiusure festive e domenicali
“Le associazioni di consumatori, all’unanimità, hanno espresso oggi contrarietà a qualunque ipotesi di modifica del Cresci Italia di Monti e a tutte le proposte di legge presentate che mirano a limitare la libertà del commerciante di poter aprire il negozio quando vuole, ripristinando i Comuni di serie A e B o le vecchie e anacronistiche riunioni con il Sindaco. Sarebbe, infatti, un danno per i consumatori e per i commercianti stessi” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Abbiamo dimostrato che la crisi dei piccoli negozi non ha nulla a che fare con le aperture domenicali, come strumentalmente le associazioni di categoria vorrebbero farci credere, ma dalla recessione” prosegue Dona.
“I dati Istat delle vendite al dettaglio che abbiamo presentato oggi sono inequivocabili. Se le famiglie si sono spostate dai negozi di vicinato alla grande distribuzione è solo perché, con la crisi, non riuscendo ad arrivare a fine mese, sono in costante ricerca del prezzo più basso” prosegue Dona.
La liberalizzazione dei negozi è avvenuta solo a fine dicembre 2011. Ma in quell’anno mentre le vendite alimentari salgono dell’1,6% nella grande distribuzione, nei piccoli negozi già scendono dell’1%. Nel 2010 +0,4% la grande distribuzione e -1,4% i piccoli negozi, nel 2009, anno più buio della crisi, anche la grande distribuzione registra un calo dello 0,4%, ma i piccoli negozi subiscono un tracollo del 3,2%, nel 2008 +1,3% per grande distribuzione e -1,7% per piccoli negozi.
Nel 2007, invece, prima che la crisi scoppiasse, la grande distribuzione segnava +1% e i piccoli negozi +0,3% e nel 2006, rispettivamente, +1,8% e +0,4%.
“Insomma è la recessione il problema dei piccoli negozi, non certo la libertà di aprire i negozi” prosegue Dona.
“Abbiamo poi citato lo studio dell’Istituto Bruno Leoni che dimostra come in 16 dei 28 Stati membri dell’Unione europea non è presente alcuna limitazione di orario o apertura domenicale” conclude Dona.