Dati preoccupanti su cessione del quinto. Bene, invece, i dati sulle frodi informatiche, le controversie scendono del 6 per cento
Roma, 10 giugno 2026 – “Dati preoccupanti, anche se con luci e ombre. Bene, ad esempio, che siano diminuite del 6% le controversie sugli utilizzi fraudolenti di carte, bonifici e conti correnti, pur rappresentando ancora il 30% del totale. Un indice sia del maggiore impegno per contrastare le nuove frodi informatiche sempre più sofisticate, phishing, spoofing, smishing e vishing, sia della sempre maggiore attenzione e consapevolezza del consumatore, ottenuta grazie alle campagne informative, anche delle associazioni di consumatori” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la relazione di Bankitalia sull’attività dell’Abf, l’Arbitro Bancario e Finanziario, secondo la quale nel 2023 i ricorsi sono stati 15.816, in aumento del 2 per cento rispetto al 2022.
“Grave e negativo, invece, il rialzo del 64%, rispetto al 2022, del contenzioso in materia di cessione del quinto dello stipendio. Non si capisce perché per riconoscere il proprio sacrosanto diritto di riavere tutti i soldi, escluse imposte, in caso di estinzione anticipata di un contratto di credito, si debba intraprendere una battaglia e presentare ricorso” prosegue Dona.
“Se un fornitore non consegna i beni o li consegna difettosi il cliente deve poter risolvere il rapporto di credito, previa messa in mora del venditore, In caso di risoluzione l’intermediario deve rimborsare le rate e le altre somme già pagate, senza se e senza ma!” conclude Dona.