TRASPORTI: Autostrade per l’Italia risponde su convenzione pedaggi
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Le chiacchiere stanno a zero! Tutti sarebbero felici di avere una remunerazione fissata e garantita per legge.
Roma, 28 agosto 2018 – Autostrade per l’Italia, per replicare all’accusa di pedaggi troppi cari, ha cercato di spiegare che il rendimento lordo garantito nella Convenzione firmata con il Ministero delle Infrastrutture, pari al 10,21% ha avuto un impatto irrilevante sulle tariffe e che per il quinquennio 2018-2022 è prevista una remunerazione al 7,61% lordi, che corrisponde a un 5,4% al netto delle tasse.
“Le chiacchiere stanno a zero! Non c’è azienda in Italia che, in barba al rischio di impresa, non sarebbe felice di avere una remunerazione fissata e garantita per legge al 5,4 per cento” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“In questi anni tutte le concessionarie autostradali ed i relativi azionisti si sono arricchiti grazie ai pedaggi pagati dagli italiani che hanno subito rincari esagerati, ben superiori all’inflazione. Un bel regalo!” prosegue Dona.
“Ora la cosa migliore è provare a ridiscutere le convenzioni, cambiando la formula tariffaria” conclude Dona.