BANCHE: su Pir chiesti chiarimenti a Consob e Bankitalia
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Manca un’informativa adeguata per i Piani Individuali di Risparmio, i nuovi prodotti di investimento
Roma, 20 dicembre 2017 – L’Unione Nazionale Consumatori ha chiesto a Bankitalia e Consob chiarimenti sui PIR (Piani Individuali di Risparmio), i nuovi prodotti di investimento introdotti dall’ultima Legge di bilancio, riservati alle persone fisiche e finalizzati a veicolare i risparmi verso le piccole e medie imprese italiane.
“Nonostante il prodotto possa essere vantaggioso in caso di proventi, perché il legislatore lo ha escluso dalla tassazione delle rendite finanziarie, purché l’investimento duri almeno 5 anni, sono innumerevoli gli aspetti di carattere civilistico e fiscale che vanno al più presto chiariti” afferma Giuseppe Mermati, dell’Unione Nazionale Consumatori.
“In primo luogo manca un’informativa alla clientela specifica, uniforme, chiara e trasparente e non è stato individuato quale sia profilo Mifid adeguato ed appropriato per i Pir, che risponda anche all’imprescindibile criterio di consapevolezza” prosegue Mermati.
“Abbiamo posto molte domande: Quali sono i vari costi?, Chi e quando quota il Fondo? Dove risulta la quotazione? Chi determina la valorizzazione ed il rendimento delle due quote previste, 30 e 70 per cento? Quali sono i criteri di scelta delle aziende non quotate su cui investire, considerato che l’andamento delle stesse aziende presenta diversi fattori di rischio?” aggiunge Mermati
“Se non si chiariscono al più presto questi aspetti di garanzia dell’investimento per il risparmiatore, si rischiano futuri contenziosi con il sistema del creditizio ed assicurativo, oltre che possibili perdite per le famiglie” conclude Mermati.