BANCHE: quale difesa per gli azionisti di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca?
Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori
Dopo la maxi svalutazione della azioni di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca moltissimi consumatori hanno scritto agli sportelli dell’Unione Nazionale Consumatori.
Roma, 28 aprile 2015 – “Numerosissime le segnalazioni che stanno giungendo alla nostra associazione dopo che la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca hanno operato una maxi svalutazione delle azioni: da 62,50 a 48 euro (-23,20%) la prima, da 39,50 a 30,50 euro (-22,80%) la seconda, alla luce dei bilanci delle due banche chiusi con gravi perdite e svalutazioni miliardarie” è quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario Generale dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Ci sono risparmiatori che riferiscono di essere stati praticamente ‘costretti’ dalle banche ad acquistare le loro azioni pur di ottenere un mutuo od un affidamento, altri ai quali non è stato spiegato che si trattava di titoli illiquidi e che, dunque, al momento del bisogno, non sono riusciti a rivendere” aggiunge Valentina Greco, legale dell’Unione Nazionale Consumatori che segue il caso e aggiunge: “Tutti i risparmiatori coinvolti riferiscono, inoltre, di essere stati sollecitati dai funzionari dei due istituti di credito all’acquisto ed invogliati dalle ampie rassicurazioni sulla bontà dell’investimento proposto”.
“In attesa che si si definisca la linea più opportuna da adottare a tutela dei risparmiatori -conclude l’avvocato Dona- invitiamo gli azionisti a contattare i nostri esperti scrivendo un’e-mail a [email protected], indicando nell’oggetto “BPV” O “VB” e allegando il modulo informativo (scarica il modulo)“.