Unc appoggia la proposta del PD contro il telemarketing selvaggio: il Registro delle Opposizioni non basta, è ora di tornare all’opt in.
Roma, 22 novembre 2022 – “Appoggiamo la proposta presentata oggi dal Pd alla Camera per porre un argine alle telefonate indesiderate” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell”Unione Nazionale Consumatori.
“Il mercato del teleselling ha avuto un’ultima chance con il nuovo Registro delle Opposizioni, ma purtroppo non l’ha colta. Abbiamo verificato che nemmeno questo è bastato per bloccare le telefonate moleste. E’ ora di tornare, quindi, al sistema dell’opt in in vigore fino al 2009, quando il legislatore, ha fatto la pessima pensata di cambiare idea, peggiorando la situazione e passando all’attuale impianto normativo basato sul principio dell’opt-out. Gli italiani non ne possono più di telefonate indesiderate e di attivazioni di servizi non richiesti” conclude Dona.
La vecchia regola introdotta subito dopo la prima legge sulla Privacy del 1996, con il decreto legislativo n. 171/98, era che nessuno poteva chiamare per vendere qualcosa salvo la persona contattata non avesse dato il suo espresso consenso (il cosiddetto sistema dell’opt in). Un regime valido fino al 2009, quando il legislatore, con il decreto legge n. 135 del 25/9/209, convertito dalla Legge n. 166/2009, è passato all’attuale principio dell’opt-out. Ossia, se non ci si oppone espressamente, chiedendo di non essere contattati, è consentito il trattamento dei dati personali per l’invio di materiale pubblicitario, vendite dirette o comunicazioni commerciali. Una sorta di silenzio assenso.