ANTITRUST: sanzionata Sky per i rimborsi covid
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Unc: una vittoria importante!
Roma, 22 febbraio 2020 – “Una vittoria importante per i consumatori” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, l’associazione che ha presentato, unica segnalante, l’esposto all’Antitrust ottenendo oggi la sanzione per Sky da 2 milioni di euro.
“L’Antitrust ci ha dato ragione su tutta la linea. Abbiamo sempre detto, fin dall’inizio della vicenda Covid, che era un sacrosanto diritto del consumatore pagare per i servizi effettivamente ricevuti e che, a fronte della sospensione di una prestazione, in questo caso le partite di calcio, l’abbonato aveva diritto a una immediata rimodulazione o al rimborso dei canoni del pacchetto di Sky Calcio e Sky Sport” prosegue Dona.
“Per quanto riguarda lo sconto Coronavirus, invece, non solo non era automatico, ma era nascosto sul sito, in modo poco visibile. Il cliente, quindi, non è stato adeguatamente informato” conclude Dona.
L’Antitrust, infatti, dando ragione all’Unc, ha irrogato a Sky sanzioni per 2 milioni di euro per aver adottato tre pratiche commerciali scorrette nei confronti dei clienti titolari dei pacchetti di abbonamento pay tv “Sky Calcio” e “Sky Sport”.
In primo luogo, Sky non ha riconosciuto, a fronte dell’emergenza sanitaria Covid-19 e della conseguente sospensione della trasmissione in diretta delle competizioni sportive, la rimodulazione o il rimborso automatico dei canoni mensili dei pacchetti, dal momento in cui gli eventi sportivi in diretta sono stati sospesi e fino alla loro ripresa.
Gli effetti di tale pratica scorretta si sono riversati sia sui clienti che sono rimasti vincolati all’abbonamento, in attesa di una futura ripresa degli eventi sportivi sospesi, e che hanno continuato a pagare come prima per la fruizione di un’offerta notevolmente impoverita, sia sui clienti che invece per questo hanno deciso di recedere dal contratto.
Una seconda pratica commerciale ingannevole riguarda lo “Sconto Coronavirus”, in base al quale è possibile ottenere una riduzione di prezzo sui pacchetti “Sky Calcio” e “Sky Sport” a partire dal momento dell’adesione. La società, infatti, ha omesso oppure fornito in modo non adeguato e non tempestivo informazioni in merito alla sussistenza dello stesso, nonché su modalità e tempi per richiederlo, con un conseguente svantaggio economico.
Infine, è stata accertata la scorrettezza di una terza pratica commerciale aggressiva in quanto Sky ha imposto ostacoli onerosi e sproporzionati alla fruizione dello “Sconto Coronavirus” da parte dei clienti interessati. In particolare, nonostante problemi di funzionamento della procedura web che hanno rallentato e complicato la richiesta dello sconto, la società ha consentito, nei fatti, l’adesione alla promozione mediante la sola procedura online, senza prevedere sin dall’inizio e per tutti i clienti una via alternativa. Lo sconto, inoltre, non è stato applicato nel caso di abbonamenti per i quali era stata inoltrata la disdetta prima dell’insorgere dell’emergenza coronavirus.