Dal 1° gennaio 2024 scende la bolletta della luce nel mercato tutelato del 10,8%, pari a 82 euro. Urge proroga tutelato nel Milleproroghe.
Roma, 28 dicembre 2023 – “Ottima notizia. Il calo dimostra come il mercato tutelato, grazie al ruolo di Arera e Acquirente Unico, riesce a svolgere un ruolo importante per ridurre i prezzi o, in altri periodi, per contenere gli aumenti. Il Governo fa ancora in tempo a inserire nel decreto Milleproroghe la proroga del mercato tutelato per tutto il prossimo anno, o perlomeno a equipararne la scadenza al 1° luglio 2024, dato che la distanza di 6 mesi tra la fine della luce e quella del gas, prevista tra appena 13 giorni, è assurda e crea solo confusione” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando quanto stabilito da Arera, l’Autorità dell’energia e del gas, ossia che dal 1° gennaio 2024, per il primo trimestre 2024, la bollettadella luce scende del 10,8% rispetto al quarto trimestre 2023 per la famiglia tipo del mercato tutelato, ossia una famiglia che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh kilowattora all’anno e una potenza impegnata di 3 kW.
“Manca ancora la campagna informativa per spiegare ai consumatori che non è vero che resteranno senza luce e gas se non sceglieranno un nuovo fornitore, come invece fanno credere alcuni operatori disonesti e non si è risolto il problema dei vulnerabili che non saranno tutelati se risiedono in un condominio con impianto di riscaldamento centralizzato. Urge, infine, il rinnovo degli ultimi sconti rimasti del Governo Draghi, quelli sul gas, ossia azzeramento degli oneri generali e Iva al 5%, altrimenti saranno guai seri per gli italiani” conclude Vignola.
Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, se per una famiglia tipo in tutela il -10,8% significa spendere 82 euro in meno su base annua, la spesa totale nel 2024 resta comunque alta e arriva a 681 euro, che sommati ai 1467 del gas, determinano una stangata complessiva pari a 2148 euro.
Se il prezzo della luce scende del 10,8% rispetto a quello attuale e del 52,5% rispetto a gennaio 2023, rispetto ai tempi pre-crisi, ovvero nel confronto con gennaio 2021, il rialzo è ancora astronomico: +25,8%.