CANONE RAI: pubblicato finalmente il decreto del Mise in Gazzetta
Habemus decreto: finalmente è stato pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale il decreto del Mise sul canone Rai in bolletta.
Roma, 5 giugno 2016 – “E’ incredibile che il decreto entri in vigore solo oggi, ossia dopo ben 20 giorni dalla scadenza per l’invio dell’autocertificazione sul canone Rai, considerato che, a differenza di quanto sostenuto dal Governo, ha dirette conseguenze sulla dichiarazione che dovevano fare i contribuenti. In particolare, nel decreto è scritto che ai fini della dichiarazione di non detenzione gli utenti devono utilizzare ESCLUSIVAMENTE il modello approvato dall’Agenzia delle entrate il 24 marzo e le successive modificazioni. Una tesi assurda che ci lascia perplessi dal punto di vista legale. Non per niente, secondo quanto sempre sostenuto dall’Agenzia delle entrate, e che è ancora scritto nelle Faq sul sito dell’Agenzia, valgono tutte le dichiarazioni, anche quelle presentate precedentemente alla pubblicazione del modellino, purché rese ai sensi dell’articolo 47 del DPR 445/2000. Una tesi decisamente più ragionevole e che chiediamo all’Agenzia di confermare” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
“E’ evidente che chiunque abbia presentato una dichiarazione esaustiva che contiene tutti gli elementi utili, non può essere costretto a pagare il canone solo perché non ha compilato il modellino appositamente predisposto. Sarebbe un cavillo burocratico assurdo. In ogni caso questo pasticcio, che immaginiamo e speriamo si risolva per il meglio, conferma che in questa vicenda si sono violati i diritti del contribuente, che avrebbe dovuto avere 60 giorni dall’entrata in vigore di tutti i provvedimenti di attuazione per presentare la dichiarazione, ossia 60 giorni a partire da oggi” ha concluso Dona.
Per l’art. 3 della Legge n. 212/2000, infatti, meglio noto come Statuto del contribuente, “le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore o dell’adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti“.