CANONE RAI: partecipa alla nostra petizione!

Redazione UNC
12 Gennaio 2016
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Dopo tutte le segnalazioni di protesta e le richieste di chiarimento sul canone Rai giunte ai nostri sportelli, abbiamo lanciato una petizione on line, con le richieste che avanziamo al Governo, all’Agenzia delle entrate e alla stessa Rai. Firma anche tu! https://www.consumatori.it/petizione-sul-canone-rai. Roma,  9 gennaio 2016 – “In primo luogo nella petizione chiediamo alla Rai, viste le migliaia di dubbi dei consumatori, di mettere a disposizione un numero gratuito, non a pagamento. Assurdo ed inaccettabile che da questa rivoluzione del canone in bolletta ci guadagnino pure, solo per dare chiarimenti” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori. L’Unione Nazionale Consumatori ricorda che il servizio “Risponderai”, 199 123 000, costa attualmente, da rete fissa, iva inclusa, 14,49 centesimi di euro al minuto in fascia intera e 5,67 cent in fascia ridotta. “Una richiesta, quella del numero verde, che avanziamo, ovviamente, anche all’Agenzia delle entrate, con il suo numero 848 800 444, che ha una tariffa urbana a tempo” ha proseguito Dona. “Agenzia delle entrate e Rai devono chiarire immediatamente che i vecchi abbonati Rai non devono pagare il canone in unica soluzione entro il 31 gennaio 2016 come hanno fatto per anni, ma devono attendere la bolletta di luglio. Attualmente lo dice una voce registrata, chiamando l’199 123 000, ma va scritto anche nella prima pagina del Televideo dedicata all’argomento  e  a caratteri cubitali sull’homepage del sito della Rai www.abbonamenti.rai.it., nonché su quello dell’Agenzia delle entrate. Inoltre non sarebbe male se lo dicessero anche alla fine dei telegiornali, come hanno fatto per anni, ogni giorno, per settimane, quando i soldi ce li chiedevano” ha proseguito Dona. Dato che nella legge di stabilità è scritto che la dichiarazione va presentata “con  le modalità definite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate”, l’Unione Nazionale Consumatori chiede che ci sia un modellino di autocertificazione allegato alla bolletta della luce di luglio e che sia reso disponibile sia sul sito dell’Agenzia delle entrate che su quello della Rai (www.abbonamenti.rai.it). Tra le richieste avanzate nella petizione: innalzamento del limite di reddito che consente l’esenzione del pagamento del canone Rai da 8.000 a 10.000 euro, estensione dell’agevolazione anche a chi ha meno di 75 anni,  abbassamento del canone a 77 euro, cifra sufficiente per mantenere invariato il gettito considerato il recupero dell’evasione, ma anche più attenzione alla tutela dei minori, alla qualità dei programmi e ai diritti dei consumatori. L’ultima richiesta riguarda la copertura del segnale e la possibilità di vedere tutti i canali Rai, senza dover ricorrere a parabole e a decoder satellitari con tessera Tivusat. “Paghiamo il canone, ma almeno fateci vedere tutti i canali Rai, da Rai 5 a Rai Premium, ossia gli altri Mux della Rai, che attualmente non coprono il territorio al pari di quello che trasmette Rai 1, Rai 2 e Rai 3. Anche ai fini della raccolta pubblicitaria, dovrebbe essere interesse della Rai stessa coprire una fetta maggiore di territorio e della popolazione. Una modifica che, comunque, chiediamo di inserire nel prossimo contratto di servizio” ha concluso Dona. Di seguito le richieste dei cittadini inserite nella petizione:
  • Numero verde. La Rai metta a disposizione un numero verde gratuito per le richieste di chiarimento sul pagamento del canone. Il servizio “Risponderai”, all’199 123 000, costa infatti, da rete fissa, iva inclusa, 14,49 centesimi di euro al minuto in fascia intera e 5,67 cent in fascia ridotta. Anche l’Agenzia delle Entrate deve rendere gratuito il numero 848 800 444 e rispondere ai quesiti sul canone.
  • Riduzione importo canone. Nonostante sia passato da 113,50 a 100 euro, il canone dovrebbe scendere a 77 euro per mantenere il gettito invariato rispetto al passato, considerato il recupero dell’evasione.
  • Esenzione canone. Innalzamento del limite di reddito che consente a chi ha un’età pari o superiore a 75 anni di essere esentato dal pagamento del canone Rai da 8.000 a 10.000 euro. Chiediamo altresì l’estensione dell’agevolazione a chi ha meno di 75 anni (con riferimento al reddito della famiglia, non del singolo abbonato).
  • Pubblicità. No alla pubblicità ingannevole o nelle pagine informative del Televideo. No agli spot sul gioco d’azzardo, all’innalzamento del volume durante gli spot, alle scritte pubblicitarie trasmesse nel corso dei programmi.
  • Stop alle continue repliche estive.
  • Cambio palinsesti. Il cambio improvviso dei palinsesti rispetto a quanto annunciato sui giornali, fatto da tutti i canali, anche non della Rai, è irrispettoso nei confronti dell’utenza.
  • Sforamento orari. Perché costringere i telespettatori a fare le ore piccole sforando gli orari annunciati? No alle gare con le tv private a chi finisce più tardi per vincere la gara dell’audience.
  • Rispetto dei diritti dei minori e più tutele per loro, anche nei programmi di costume e d’attualità, e non solo durante la fascia protetta di programmazione ma fino alle 22,30.
  • Più programmi come Report e Mi manda Rai3, che tutelano ed informano i consumatori. Più attualità anche d’estate. I grandi eventi devono essere sempre trasmessi in chiaro dalla Rai.
  • Copertura del segnale. Anche i nuovi canali della Rai, dai Rai 5 a Rai Premium, devono avere una copertura del segnale, rispetto alla popolazione e al territorio, pari a quella di Raiuno, senza dover ricorrere a parabole e a decoder satellitari con tessera Tivusat. Questo punto chiediamo sia inserito nel prossimo Contratto di servizio.
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