CANONE RAI: attenti a sospendere pagamento in bolletta
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Secondo l’Unione Nazionale Consumatori è meglio aspettare fino all’ultimo momento per pagare la bolletta nella speranza che il provvedimento dell’Agenzia indichi le modalità per richiedere il rimborso
Roma, 2 agosto 2016 – “Invitiamo i consumatori a prestare attenzione se decidono di sospendere il pagamento del canone in bolletta, saldando solo la quota energia. La possibilità, infatti, è prevista sia nella legge di stabilità che nel decreto n. 94 del 13/5/2016 del Mise, ma non è ancora chiaro che succede se poi il consumatore ha torto ed il pagamento si dimostra invece dovuto” afferma Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Insomma, se siete sicuri di aver ragione e avete presentato la dichiarazione nei tempi previsti, potete anche sospendere la domiciliazione della bolletta, altrimenti, a titolo precauzionale, meglio procedere attraverso la via del rimborso, con le modalità che devono essere ancora fissate dall’Agenzia delle entrate” prosegue Dona.
“Consigliamo, comunque, a tutti i consumatori di attendere fino all’ultimo momento prima della scadenza della bolletta, per decidere che fare, nella speranza che il provvedimento dell’Agenzia delle entrate atteso per il 4 agosto non preveda solo quanto strettamente stabilito dal decreto n. 94 del 13/5/2016, ossia le modalità per richiedere il rimborso, ma anche anche come sospendere e/o contestare il pagamento del canone, quando la tardività del pagamento non dipende dall’utente, le sanzioni previste e così via” conclude Dona.
L’Unione Nazionale Consumatori ricorda quanto è attualmente previsto:
1) Art. 1 comma 157 della legge di stabilità prevede, per la domiciliazione della bolletta della luce, “la facoltà di revoca dell’autorizzazione nel suo complesso da parte dell’ utente“. Ossia, per revocare la domiciliazione del canone, si deve revocare anche quella della luce.
2) Il decreto n. 94 del 13/5/2016 stabilisce: “Nei casi in cui la tardivita’ non dipenda da cause imputabili all’utente non si procede all’applicazione di sanzioni e interessi a suo carico“. Non è chiaro, però, quali sono le cause imputabili. Il rischio è che la sospensione del pagamento nella fattura per ragioni o autocertificazioni che poi si rivelano sbagliate o inesatte o non congrue con i dati in possesso dell’Agenzia, dia luogo all’applicazione di interessi e sanzioni.
3) L’Agenzia delle entrate, nelle Faq, scrive, riassumendo quanto scritto nel decreto Mise:
“Se si ritiene che l’addebito del canone nella fattura elettrica non sia corretto è possibile il pagamento della sola quota energia: il pagamento parziale della fattura va effettuato secondo le modalità definite da ciascuna impresa elettrica per i pagamenti parziali, indicando nella causale di versamento l’imputazione del pagamento (in questo caso, quota energia elettrica). In mancanza di tale indicazione, la somma versata è comunque attribuita prioritariamente alla fornitura elettrica. L’Agenzia delle entrate effettuerà successivamente riscontri sulle singole posizioni. Se, invece, è stato già effettuato il pagamento della fattura, si potrà richiedere il rimborso del canone TV con le modalità che saranno previste dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate in corso di emanazione“.
Quello che non è chiaro con questa frase è: se l’Agenzia, una volta effettuato il riscontro, ritiene che il pagamento sia invece dovuto, saranno applicate sanzioni? Quali?
L’art. 20 del Regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n. 246, che prevede sanzioni pari ad un ventesimo, un decimo o ad un quinto del canone a seconda del ritardato pagamento (la famosa “piccola sovrattassa” che ci dicevano nei telegiornali), trova ancora applicazione, dato che fa ancora riferimento all’art. 5, che prevede il pagamento del canone “in unica soluzione entro il mese di gennaio di ciascun anno“? Si applicherà ad ogni singola rata del canone o solo per i ritardi successivi all’ultima rata di ottobre, come sarebbe più logico? Tutti aspetti che attendono un chiarimento da parte di qualcuno.
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