Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori
Roma, 16 ottobre 2009 – “Oltre il danno anche la beffa. La class action diventa realtà ma i cittadini che intentano azioni collettive contro un’amministrazione pubblica non potranno chiedere il risarcimento economico per un danno subito”. Questo il commento di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, che esprime dissenso sul decreto varato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri che prevede la possibilità di rivolgersi al giudice per disservizi subiti dall’amministrazione pubblica ma non si potrà ottenere il corrispettivo economico per i danni subiti. “Dalle numerose segnalazioni giunte alla nostra associazione -spiega Dona- il punto controverso risulta la pubblicità, ossia come spiegare ai consumatori che possono aderire ad un’azione di gruppo. In una prima bozza era stata prevista la pubblicazione di annunci sulle pagine dei principali quotidiani nazionali mentre nel testo finale si parla solo di pubblicazione sui siti internet istituzionali”. “Questo tipo di azione -conclude il Segretario generale- è generalmente considerata un traguardo importante per un paese realmente democratico che si preoccupa dei propri cittadini. Ma non vorremmo che succedesse quanto già accaduto per la class action nel settore privato, dove le aspettative che avevamo di fronte alla normativa si sono rilevate senza effetto benefico per i cittadini”.
Roma, 16 ottobre 2009