Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori
Roma, 5 dicembre 2008 – “E’ inaccettabile l’esproprio che rischiano di subire le Associazioni di consumatori se venisse approvato l’emendamento sulla class-action allo studio del Governo”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando il testo dell’emendamento (disponibile sul sito https://www.consumatori.it/) che dovrebbe sostituire l’attuale articolo 140-bis del Codice del consumo.
“Il Governo aveva intenzione –prosegue Dona- di tenerlo segreto per evitare il clamore mediatico che ha accompagnato l’argomento negli ultimi mesi. Da parte nostra riteniamo utile, invece, pubblicarlo perché sia chiara all’opinione pubblica l’operazione per fermare la class-action: può sembrare incredibile, ma nel nuovo testo scompare ogni ruolo delle associazioni dei consumatori che non potranno attivare la procedura per reclamare danni collettivi”. Secondo l’emendamento, infatti, la tutela collettiva sarebbe rimessa all’iniziativa del singolo danneggiato. Si trova così la strada per approvare “un testo inutile, nel senso che è destinato a restare pressoché inutilizzato: nessun consumatore darà l’avvio ad un’azione di classe per le difficoltà tecniche, i costi ed i rischi connessi ad una simile iniziativa”.
“Insomma -conclude Dona- siamo al paradosso per cui quello stesso consumatore che oggigiorno rinuncia ad agire per recuperare i 20 euro di una bolletta sbagliata, sarebbe investito della pesante responsabilità di agire non solo per sé, ma anche a beneficio di tutti coloro che si trovano nella stessa condizione: evidentemente lascerà perdere e l’azienda scorretta la farà franca”.
Roma, 5 dicembre 2008