Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori
Al Presidente incaricato Matteo Renzi, l’Unione Nazionale Consumatori chiede di essere ascoltata per illustrare le proposte prioritarie volte alla tutela dei diritti dei consumatori, per favorire la concorrenza e contrastare le prepotenze di banche, assicurazioni, società energetiche e dei trasporti.
Roma, 18 febbraio 2014 – "Non ci sfuggono le difficoltà che il Paese sta attraversando e la necessità di una forte inversione di marcia nel senso del rinnovamento, ma questo deve investire soprattutto il mercato: chiediamo, dunque, di riprendere il percorso delle liberalizzazioni, troppo spesso interrotto per colpa delle lobbies e di rilanciare la concorrenza". E’ questa, in sintesi, la richiesta dei rappresentanti dei consumatori che Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, ha illustrato nel corso di una intervista al Tg5 – Mediaset.
Dona ha precisato che "se Matteo Renzi riuscirà a realizzare i presupposti di una vera concorrenza, si potranno avvertire significativi benefici economici sui redditi più bassi, sempre più spesso penalizzati dai costi esorbitanti dell’energia, dei carburanti, dei servizi bancari e assicurativi, dei trasporti: la liberalizzazione del mercato è un fattore determinante per abbattere certi costi che gravano sulle famiglie e che impediscono il rilancio dei consumi".
"C’è poi il tema della giustizia -ha ricordato l’avvocato Dona (segui @massidona su Twitter) al Tg5- che per i consumatori vuol dire rendere accessibile il ricorso al Giudice, cosa oggi di fatto preclusa per vertenze di bassa entità come sono le controversie di consumo: l’attuale stato della giustizia italiana fa del nostro Paese un luogo dove vige la legge del più forte (ed evidentemente, tra imprese e consumatori, la spuntano sempre le prime)".
Secondo le stime dell’Unione Nazionale Consumatori è nell’ordine dei 500 euro la soglia al di sotto della quale un cittadino rinuncia alla tutela dei propri diritti: "la proposta è di introdurre nel Paese procedure semplificate per la gestione dei contenziosi di modico valore (sulla falsariga del Regolamento UE sugli small claims) e potenziare la soluzione alternativa delle controversie, anche online. Un discorso a parte -secondo l’avv. Dona- merita l’azione di classe prevista dall’art. 140bis del Codice del Consumo, strumento che andrebbe riformato, anche per favorire un ritorno degli investimenti nel nostro Paese dove oggi le imprese straniere sanno che non c’è modo di sanzionare i competitors scorretti".
"Nell’agenda del governo Renzi -conclude Massimiliano Dona- non possono mancare iniziative di educazione della cittadinanza sui corretti stili di vita: dall’alimentazione al gioco d’azzardo, non possiamo accettare che l’invadenza della pubblicità induca i cittadini (ed in particolare i più giovani) a comportamenti scorretti che rischiano di pregiudicare irreparabilmente la loro salute e le loro finanze, ma anche di tradursi in pesanti costi sociali di sanità pubblica".
Al Presidente incaricato Matteo Renzi, l’Unione Nazionale Consumatori chiede di essere ascoltata per illustrare le proposte prioritarie volte alla tutela dei diritti dei consumatori, per favorire la concorrenza e contrastare le prepotenze di banche, assicurazioni, società energetiche e dei trasporti.
Roma, 18 febbraio 2014 – "Non ci sfuggono le difficoltà che il Paese sta attraversando e la necessità di una forte inversione di marcia nel senso del rinnovamento, ma questo deve investire soprattutto il mercato: chiediamo, dunque, di riprendere il percorso delle liberalizzazioni, troppo spesso interrotto per colpa delle lobbies e di rilanciare la concorrenza". E’ questa, in sintesi, la richiesta dei rappresentanti dei consumatori che Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, ha illustrato nel corso di una intervista al Tg5 – Mediaset.
Dona ha precisato che "se Matteo Renzi riuscirà a realizzare i presupposti di una vera concorrenza, si potranno avvertire significativi benefici economici sui redditi più bassi, sempre più spesso penalizzati dai costi esorbitanti dell’energia, dei carburanti, dei servizi bancari e assicurativi, dei trasporti: la liberalizzazione del mercato è un fattore determinante per abbattere certi costi che gravano sulle famiglie e che impediscono il rilancio dei consumi".
"C’è poi il tema della giustizia -ha ricordato l’avvocato Dona (segui @massidona su Twitter) al Tg5- che per i consumatori vuol dire rendere accessibile il ricorso al Giudice, cosa oggi di fatto preclusa per vertenze di bassa entità come sono le controversie di consumo: l’attuale stato della giustizia italiana fa del nostro Paese un luogo dove vige la legge del più forte (ed evidentemente, tra imprese e consumatori, la spuntano sempre le prime)".
Secondo le stime dell’Unione Nazionale Consumatori è nell’ordine dei 500 euro la soglia al di sotto della quale un cittadino rinuncia alla tutela dei propri diritti: "la proposta è di introdurre nel Paese procedure semplificate per la gestione dei contenziosi di modico valore (sulla falsariga del Regolamento UE sugli small claims) e potenziare la soluzione alternativa delle controversie, anche online. Un discorso a parte -secondo l’avv. Dona- merita l’azione di classe prevista dall’art. 140bis del Codice del Consumo, strumento che andrebbe riformato, anche per favorire un ritorno degli investimenti nel nostro Paese dove oggi le imprese straniere sanno che non c’è modo di sanzionare i competitors scorretti".
"Nell’agenda del governo Renzi -conclude Massimiliano Dona- non possono mancare iniziative di educazione della cittadinanza sui corretti stili di vita: dall’alimentazione al gioco d’azzardo, non possiamo accettare che l’invadenza della pubblicità induca i cittadini (ed in particolare i più giovani) a comportamenti scorretti che rischiano di pregiudicare irreparabilmente la loro salute e le loro finanze, ma anche di tradursi in pesanti costi sociali di sanità pubblica".