Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori
Roma, 18 ottobre 2012 – “Non è un impoverimento solo quantitativo quello dei consumi delle famiglie, ma soprattutto qualitativo in quanto stanno peggiorando, per molti aspetti, le abitudini di spesa degli italiani”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), a margine della presentazione di questa mattina dello studio "(S)bilancio di famiglia" realizzato dalla società Ref per Centromarca e Famiglia Cristiana.
“I dati emersi confermano una situazione preoccupante che, nonostante le rassicurazione degli ultimi giorni del Governo, non ci fanno ben sperare per il futuro”, afferma Dona che spiega: “ Alcuni comportamenti che la recessione ha reso necessari, come la particolare attenzione ai prodotti sottocosto, c’è il rischio che si sedimentino nelle abitudini degli italiani: ciò non significa che risparmiare fa male, ma dobbiamo tener presente che la scelta di comprare prodotti di basso costo, alimentari ad esempio, funziona solo se sono di qualità; spesso invece si tratta di merce che non vale neanche la metà di quello che costa”.
“Una delle poche conseguenze positive della crisi -afferma Dona- è che oggi i consumatori resistono più facilmente agli acquisti di impulso e anzi assistiamo al fenomeno inverso con il ripensamento dell’ultimo momento (pensiamo a quante confezioni fuori posto troviamo al supermercato avvicinandoci alla cassa, segno che qualcuno prima di pagare ha ritenuto che quel prodotto non era strettamente necessario), ma purtroppo -aggiunge Dona- siamo di fronte ad una nuova ‘schizofrenia’ del consumatore che, da una parte taglia l’essenziale (la carne scompare dai carrelli)e dall’altra si concede lussi fino a poco tempo fa impensabili (mi riferisco all’ultima moda dei gruppi d’acquisto online)”.
“In un momento -conclude Massimiliano Dona- nel quale far quadrare il bilancio è una sfida complicata per tutti, dobbiamo far nostro l’auspicio del ministro Andrea Riccardi che stamani ha esortato ad una valorizzazione della famiglia anche in risposta alla globalizzazione e, aggiungo, considerare la crisi come nuova opportunità per mettere da parte cattive abitudine ed educarsi a maggiore consapevolezza”.
Roma, 18 ottobre 2012 – “Non è un impoverimento solo quantitativo quello dei consumi delle famiglie, ma soprattutto qualitativo in quanto stanno peggiorando, per molti aspetti, le abitudini di spesa degli italiani”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), a margine della presentazione di questa mattina dello studio "(S)bilancio di famiglia" realizzato dalla società Ref per Centromarca e Famiglia Cristiana.
“I dati emersi confermano una situazione preoccupante che, nonostante le rassicurazione degli ultimi giorni del Governo, non ci fanno ben sperare per il futuro”, afferma Dona che spiega: “ Alcuni comportamenti che la recessione ha reso necessari, come la particolare attenzione ai prodotti sottocosto, c’è il rischio che si sedimentino nelle abitudini degli italiani: ciò non significa che risparmiare fa male, ma dobbiamo tener presente che la scelta di comprare prodotti di basso costo, alimentari ad esempio, funziona solo se sono di qualità; spesso invece si tratta di merce che non vale neanche la metà di quello che costa”.
“Una delle poche conseguenze positive della crisi -afferma Dona- è che oggi i consumatori resistono più facilmente agli acquisti di impulso e anzi assistiamo al fenomeno inverso con il ripensamento dell’ultimo momento (pensiamo a quante confezioni fuori posto troviamo al supermercato avvicinandoci alla cassa, segno che qualcuno prima di pagare ha ritenuto che quel prodotto non era strettamente necessario), ma purtroppo -aggiunge Dona- siamo di fronte ad una nuova ‘schizofrenia’ del consumatore che, da una parte taglia l’essenziale (la carne scompare dai carrelli)e dall’altra si concede lussi fino a poco tempo fa impensabili (mi riferisco all’ultima moda dei gruppi d’acquisto online)”.
“In un momento -conclude Massimiliano Dona- nel quale far quadrare il bilancio è una sfida complicata per tutti, dobbiamo far nostro l’auspicio del ministro Andrea Riccardi che stamani ha esortato ad una valorizzazione della famiglia anche in risposta alla globalizzazione e, aggiungo, considerare la crisi come nuova opportunità per mettere da parte cattive abitudine ed educarsi a maggiore consapevolezza”.