BANCHE: sì al disegno di legge sulla Centrale rischi
L’Unc si augura che venga approvato il disegno di legge che pone fine alle segnalazioni erronee alla Centrale rischi nell’ottica di una più efficace tutela del consumatore
Roma, 23 dicembre 2015 – “Prima di procedere con una segnalazione erronea alla Centrale rischi, con tutte le conseguenze del caso, le banche saranno più attente e prudenti, se il disegno di legge sarà approvato”. E’ quanto dichiara l’avvocato Stefano Cherti, consulente dell’Unione Nazionale Consumatori in merito al Disegno di legge (il n. 2136) per porre un argine alle erronee segnalazioni alla Centrale dei rischi presso la Banca d’Italia.
La Centrale rischi è una banca dati costituita per il perseguimento della finalità di tutela del credito e di verifica dell’affidabilità e della puntualità dei pagamenti di tutti i soggetti che accedono al sistema creditizio nazionale, di modo che si comprendono agevolmente le conseguenze, anche di ordine giuridico, che possono derivare da un’erronea registrazione dei dati. Le due segnalazioni che, in caso di errore, possono comportare maggiori ripercussioni negative per il consumatore sono quelle “a incaglio” e “a sofferenza”. La prima si ha quando si è di fronte ad un ritardo, un inadempimento che rappresenta una situazione di obiettiva difficoltà economica temporanea; la seconda tipologia di segnalazione si ha quando il cliente versa in uno stato d’insolvenza (o in situazioni sostanzialmente equiparabili).
“Il Disegno di legge -spiega Cherti- prevede che nell’ipotesi in cui il cliente di una banca si sia trovato erroneamente segnalato spetti al Giudice ordinario condannare l’intermediario al risarcimento del danno (in proporzione all’entità del credito), posto che si è di fronte alla violazione di diritti assoluti, quali quello alla reputazione e all’immagine. Ci auguriamo che così si ponga un freno ad un meccanismo troppo spesso abusato, nell’ottica di una più efficace tutela del consumatore.”