ENERGIA: dal 1° luglio +9,9% per elettricità e +15,3% per gas
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Una stangata da 214 euro, +56 euro per luce e +158 per gas. Non siano fatte pagare ai consumatori le giuste misure di contenimento dei gas serra.
Roma, 1 luglio 2021 – Secondo quanto stabilito da Arera, l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, dal 1° luglio, nel mercato tutelato, la bolletta dell’elettricità salirà, per una famiglia tipo, del 9,9% mentre quella del gas del 15,3%.
“Una stangata quasi record. Per il gas mai da quando ci sono gli aggiornamenti tariffari trimestrali stabiliti dall’Authority, ossia dal gennaio 2003, si sono verificati rialzi così elevati, mentre per la luce si tratta del terzo maggiore rincaro di sempre. E per fortuna il Governo è intervenuto stanziando 1,2 miliardi di euro altrimenti sarebbe stata ancora peggio” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, per una famiglia tipo significa spendere, su base annua, 56 euro in più per la luce e 158 euro per il gas. Una maggior spesa complessiva pari, quindi, a 214 euro.
“Un rincaro che può mandare in tilt i bilanci delle famiglie già in difficoltà per via dell’emergenza Covid. A preoccuparci, in particolare, l’impennata della luce, visto che i caloriferi sono spenti in estate, mentre nei mesi caldi si registrano i picchi dell’anno per i consumi di elettricità, dato l’uso massiccio dei condizionatori. Un quadro, quindi, grave e allarmante!” prosegue Vignola.
“Lo stanziamento del Governo non è stato sufficiente per evitare rincari da brivido. Ora serve che gli oneri di sistema non vengano ridotti solo per il prossimo trimestre, ma definitivamente, considerato che non è giusto che siano fatte pagare ai consumatori le pur giuste misure di contenimento delle emissioni nocive dei gas serra. Le bollette hanno un carattere regressivo e i poveri pagano solitamente di più per avere energia. I proventi delle aste CO2, quindi, devono essere anche in futuro destinati all’abbassamento delle bollette, in attesa di una riforma complessiva degli oneri di sistema, che sposti sulla fiscalità generale i condivisibili incentivi, come quelli alle fonti rinnovabili, che ora invece finiscono in fattura” conclude Vignola.