ENERGIA: 10,3 milioni ai consumatori con la conciliazione
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Nel 2020 recuperati oltre 10,3 milioni di euro a favore dei consumatori con il Servizio Conciliazione. Bene ma non basta.
Roma, 5 febbraio 2020 – “Bene, ottima notizia ma non basta. Si può fare ancora di più, sia in termini quantitativi che qualitativi” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati di Arera, l’Authority di luce, gas ed acqua, secondo i quali nel 2020 sono stati recuperati oltre 10,3 milioni di euro a favore dei consumatori con il Servizio Conciliazione.
“E’ un servizio molto utilizzato da noi, ma, ad esempio, vanno accorciati i tempi per i casi più urgenti, come i distacchi di fornitura. Va ancora esteso, poi, a tutti i gestori idrici” prosegue Vignola.
“Inoltre va resa più semplice la procedura in modo che anche il singolo consumatore possa utilizzare il servizio più facilmente. Non è un caso che il 20% delle domande non siano ammesse perché il cliente ha deciso di non completare la domanda oppure perché non ha allegato tutta la documentazione” prosegue Vignola.
“Purtroppo nel report, nelle percentuali di esito positivo delle conciliazione, pari al 70%, non si distinguono i casi portati a buon fine da associazioni di consumatori come la nostra, che hanno il record di successo, dalle domande presentate da altri delegati, come gli avvocati o dal singolo cliente” conclude Vignola.
Nel 2020 il Servizio Conciliazione dell’Arera ha consentito a clienti e utenti di ottenere o risparmiare oltre 10,3 milioni di euro, risolvendo controversie con i venditori di acqua, luce e gas. Inoltre a breve sarà possibile scaricare la nuova App “Servizio conciliazione” e accedere direttamente alla propria area riservata per risolvere in modo ancor più semplice le controversie, utilizzando la nuova versione mobile della piattaforma con il proprio smartphone o tablet.
Anche quest’anno cresce l’ammontare del numero di domande, passando dalle 16 mila del 2019 a oltre 18 mila, con il 70% di accordi tra le parti su procedure concluse. Registrato nel Lazio e in Abruzzo il più alto indice di concentrazione di domande di conciliazione, a seguire Calabria, Basilicata e Campania.
La grande maggioranza delle domande riguarda casi legati ai settori elettricità (10.054) e gas (4.794); segue il settore idrico (2.332), il dual fuel (unica bolletta per luce e gas, 1.330).
Nei settori energetici il tentativo di conciliazione è obbligatorio prima di rivolgersi al giudice, mentre nel settore idrico è ancora facoltativo. L’ammontare complessivo di 10,3 milioni di euro del 2020 (valore previsto in crescita una volta concluse le procedure ancora pendenti) rappresenta, a titolo esemplificativo, quanto restituito ai clienti sotto forma di rimborsi, indennizzi, ricalcolo di fatturazioni errate o rinuncia a spese e interessi moratori da parte dei fornitori. Tale valore, in costante aumento e raddoppiato rispetto ai 5,6 milioni del 2018, è suddiviso quasi a metà tra clientela non domestica (51%) e domestica (49%), anche se le domande presentate dalle famiglie sono numericamente superiori (oltre il 70% del totale).
Le questioni affrontate più spesso sono legate alla fatturazione, soprattutto nei settori gas e idrico, alla contrattualistica, in particolare per le forniture dual fuel, alle richieste di danni soprattutto nell’elettrico. Inoltre, in circa il 68% di tutte le domande inviate i clienti hanno preferito farsi rappresentare da un delegato (per esempio associazione dei consumatori). Da segnalare infine che circa il 20% delle domande non è stato ammesso principalmente perché il cliente ha deciso di non completare la domanda oppure per motivi procedurali (documentazione mancante, termini, ambito di applicazione).
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