Il prezzo gas poteva scendere del 6,1% se non ci fosse stata la Tassa Meloni di 179 euro dovuta al rialzo dell’Iva
Roma, 2 febbraio 2024 – “Una pessima notizia! Nonostante il crollo del costo del gas nei mercati all’ingrosso, in Italia, per colpa della decisione nefasta del Governo di aumentare dal 1° gennaio l’Iva e gli oneri di sistema, il prezzo del gas sale del 6,9% quando, senza queste nuove tasse, sarebbe invece precipitato del 6,1%. Una scelta sciagurata che, dati i prezzi comunicati oggi, comporta una tassa Meloni pari a 160 euro su base annua per l’effetto Iva, 179 euro considerando anche il ripristino degli oneri” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando quanto stabilito da Arera, l’Autorità dell’energia e del gas, ossia che dal 1° gennaio 2024, per il mese di gennaio, la bolletta del gas sale del 6,9% rispetto ai prezzi di dicembre 2023 per la famiglia tipo nel mercato tutelato, riservato, dal 10 gennaio 2024 in avanti, al Servizio di tutela della vulnerabilità.
Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, se per la vecchia famiglia tipo che consuma 1400 metri cubi di gas, il 6,9% significa spendere appena 95 euro in più su base annua, la spesa totale nel 2024 è pari a 1464 euro, che sommati ai 681 della luce, determinano una stangata complessiva pari a 2145 euro.
Se il prezzo del gas sale del 6,9% rispetto a quello di dicembre 2023, rispetto ai tempi pre-crisi, ovvero nel confronto con gennaio 2021, il rialzo è ancora astronomico: +48%. Ecco perché è stato un gravissimo errore togliere gli sconti.