I consumatori del mercato libero con contratti a prezzi bloccati stanno ricevendo richieste di variazioni contrattuali. Mercato ancora poco trasparente. Risposta del ministro Cingolani imbarazzante.
Roma, 13 maggio 2022 – “Purtroppo, da gennaio c’è stato un boom di variazioni contrattuali. Molti clienti del mercato libero hanno ricevuto lettere che annunciano la disdetta unilaterale dei contratti a prezzo bloccato. Serve molta più trasparenza. Sfortunatamente, a differenza di quanto vogliono raccontarci negli spot, ossia che con i prezzi bloccati possiamo stare tranquilli e spaparanzati sul divano senza più preoccupazioni per un anno o due, un vero affare per chi aveva sottoscritto i contratti prima del giugno 2021, il Codice di condotta commerciale prevede invece la possibilità per il venditore di cambiare le carte in tavola” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Se nel contratto di fornitura è esplicitamente prevista la facoltà per il venditore di variare unilateralmente le clausole contrattuali, cosa che c’è sempre, per un giustificato motivo come è il rialzo dei prezzi, il venditore può cambiare i prezzi con il solo obbligo di darne comunicazione in forma scritta al cliente con un preavviso non inferiore a 3 mesi rispetto alla decorrenza delle variazioni. Una presa in giro e una beffa per i consumatori!” prosegue Vignola.
“Per questo la risposta del ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani all’interrogazione del M5s di due giorni fa è a dir poco imbarazzante, visto che a suo dire va tutto bene e il Governo ha già fatto tutto per completare il percorso di liberalizzazione. Per usare le sue parole: il legislatore ha messo in campo una molteplicità di strumenti per gestire la progressiva transizione verso il mercato liberalizzato in modo prudente e con ampie garanzie per i consumatori“. Un miraggio lontano anni luce dalla realtà!” conclude Vignola.