ENERGIA: cambiano le tariffe, bene per le famiglie, un po’ meno per i pensionati
L’Autorità per l’energia ha presentato la riforma delle tariffe elettriche che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2016. E’ un passo avanti, ma non basta…
Roma, 2 dicembre 2015 – L’Autorità per l’energia ha presentato oggi la riforma delle tariffe elettriche che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2016. “Un passo avanti, ma non basta!” ha dichiarato Marco Vignola, esperto del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Finalmente si eliminano gli scaglioni, figli dell’austerity anni ’70, che danneggiavano le famiglie numerose, costringendole a pagare più del costo effettivo dell’energia, come se avere tanti figli fosse un privilegio da condannare. La riforma, però, è incompleta. Eliminare la progressività del prezzo dell’energia è condivisibile, ma vanno previsti aiuti per alcune categorie di consumatori, incentivi ad aumentare l’efficienza energetica e disincentivi allo spreco di energia” ha proseguito Vignola.
“Chiediamo, quindi, l’immediata e contestuale revisione del bonus sociale. Altrimenti le categorie più danneggiate da questa riforma saranno quelle degli anziani e dei pensionati sociali che, pur consumando pochissimo, finiranno per pagare più di prima. Chiediamo, inoltre, che siano premiati i consumatori più virtuosi che evitano gli sprechi” ha proseguito Vignola.
“Rispetto al bonus sociale, non basta quanto previsto dall’Authority. La platea degli aventi diritto e l’importo vanno ulteriormente ampliati. Inoltre il Governo ed il Parlamento devono rafforzare il bonus, prima che entri in vigore la rivoluzione delle tariffe elettriche” ha concluso Vignola.