ENERGIA: chiuse 13 istruttorie su società gas e luce
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Bene, ma le bollette restano rompicapo inestricabile. Serve cambio del Portale offerte.
Roma, 4 agosto 2021 – “Bene, ottima notizia, ma le bollette, purtroppo, restano ancora un rompicapo inestricabile” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la chiusura, da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di 13 procedimenti istruttori per la mancanza di trasparenza nell’indicazione delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero.
“Se, come risulta dagli ultimi dati di Arera, i clienti domestici che sono passati al mercato libero hanno finito per pagare di più è di tutta evidenza che i consumatori o sono dei kamikaze o evidentemente hanno aderito senza comprendere fino in fondo le informazioni fornite dalla società” prosegue Vignola.
“Per la luce, in termini di prezzo medio finale, il mercato libero nel 2020 è stato più costoso della maggior tutela del 23,6%, +37,2% per la fascia tra 3500 e 5000 kWh/anno, +35,7% tra 2500 e 3500, +32,7% tra 1800 e 2500, +27,9% tra 1000 e 1800. Quanto al gas fino a 5.000 metri cubi/anno, il mercato libero è stato più caro del 21,8%, nel servizio di tutela il prezzo medio finale è stato pari a 51 cent al metro cubo contro 62 cent nel mercato libero” aggiunge Vignola.
“Insomma, le bollette restano ancora un mistero irrisolto di questo Paese. Per questo diventa facile trarre in inganno il cliente e per questo da tempo proponiamo che nel Portale offerte possa essere inserita l’offerta che il consumatore sta pagando, altrimenti non potrà mai sapere se ce ne sono altre più convenienti” conclude Vignola.
L’Antitrust ha chiuso 11 procedimenti istruttori, avviati nei confronti di Enel Energia, Optima, Green Network, Illumia, Wekiwi, Olimpia-Gruppo Sinergy, Gasway, Dolomiti Energia, E.On, Axpo e Audax, accettando gli impegni presentati dalle società mentre altri 2, nei confronti di Argos e Sentra Energia, si sono conclusi con l’accertamento delle pratiche commerciali scorrette e con la sanzione, rispettivamente, di 2.160.000 e 250.000 euro.