Impegno insufficiente del Governo per ridurre le prossime bollette di luce e gas, solo 1 miliardo, contro gli oltre 3 stanziati per il IV trimestre 2021.
Roma, 20 ottobre 2021 – “Impegno del Governo insufficiente per evitare una stangata senza precedenti” sostiene Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando l’affermazione del premier Mario Draghi in Senato, secondo il quale il Governo si è impegnato a contenere il rincaro delle bollette.
“E’ vero che il Governo ha stanziato 1,2 miliardi per ridurre il rincaro del terzo trimestre e più di 3 miliardi per il quarto, ma alla fine il rialzo è stato pari, al 9,9% per la luce e al 15,3% per il gas da luglio a settembre e 29,8% per la luce e 14,4% per il gas fino a dicembre. Si tratta di incrementi record da quando ci sono gli aggiornamenti tariffari trimestrali stabiliti dall’Authority, ossia dal gennaio 2003. Complessivamente, sommando i due trimestri, si è verificato uno tsunami per le famiglie italiane, con un balzo del 42,6% per la luce e del 31,9% per il gas” prosegue Vignola.
“Ecco perché stanziare in manovra solo 1 miliardo di euro per le prossime bollette del 2022 appare un insulto al buon senso e una presa in giro per le famiglie italiane, specie dopo quanto denunciato ieri dal presidente di Arera, Stefano Besseghini, in audizione in Senato, secondo il quale le attuali quotazioni del gas naturale per il primo trimestre 2022 sono circa doppie di quelle utilizzate per lo scorso aggiornamento, e questo determinerà una situazione analoga a quella dello scorso trimestre. Insomma, anche stanziando 3 miliardi ci sarebbe una terza stangata consecutiva” conclude Vignola.