ENERGIA: dal 1° marzo prescrizione bollette a 2 anni
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Prescrizione di 2 anni per la luce. Ottima notizia, vigileremo su informazione al cliente.
Roma, 23 febbraio 2018 – Dal 1° marzo, come previsto dalla Legge di bilancio 2018, il cliente, per le bollette della luce, potrà eccepire la prescrizione breve, due anni, e pagare soltanto gli ultimi 24 mesi fatturati. Lo comunica Arera, l’Authority dell’energia.
“Ottima notizia, un bel passo avanti rispetto al fenomeno intollerabile dei maxi conguagli” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Vigileremo, comunque, per verificare che il venditore informi correttamente il cliente della possibilità di far valere la prescrizione. Altrimenti, come accade ora, il consumatore finirà per pagare ugualmente” conclude Dona.
L’associazione invita a segnalare tutte le anomalie al nostro sportello.
L’Authority ha ricordato che, nel caso di fatture di energia elettrica con scadenza successiva al 1° marzo, nei casi di rilevanti ritardi nella fatturazione da parte dei venditori o nella fatturazione di conguagli per la mancata disponibilità di dati effettivi per un periodo particolarmente rilevante, il cliente potrà eccepire la prescrizione (passata da 5 a 2 anni) cosiddetta breve e pagare soltanto gli ultimi 24 mesi fatturati.
Il venditore sarà tenuto a informare il cliente della possibilità di farlo contestualmente all’emissione della fattura con queste caratteristiche e comunque almeno 10 giorni in anticipo rispetto alla scadenza dei termini di pagamento. Inoltre, nel caso di ritardo del venditore nel fatturare i conguagli (pur disponendo tempestivamente dei dati di misura di rettifica) per consumi riferiti a periodi maggiori di due anni, il cliente è legittimato a sospendere il pagamento, previo reclamo al venditore e qualora l’Antitrust abbia aperto un procedimento nei confronti di quest’ultimo, e avrà inoltre diritto a ricevere il rimborso dei pagamenti effettuati qualora il procedimento Antitrust si concluda con l’accertamento di una violazione. È quanto prevede la nuova deliberazione dell’Authority dell’energia.