Per facilitare entro il 30 giugno il rientro nel mercato tutelato della luce si consenta sempre di poterlo fare anche al telefono
Roma, 24 aprile 2024 – “Corretta la proposta, che abbiamo fatto da tempo anche noi, di obbligare gli esercenti a consentire il rientro in tutela con una semplice telefonata, registrata, dando Pod e codice fiscale, anche telefonando al solo Sportello del consumatore di Arera. Questo per facilitare il passaggio dei soggetti non digitali. Sarebbe importante anche un modello unico scaricabile dal sito di Arera valido per tutti gli esercenti” afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando l’audizione parlamentare del presidente di Arera Besseghini.
“Gli esercenti, poi, devono mettere queste modalità nell’home page del loro sito e non occultarle in qualche pagina web marginale e nascosta, costringendo i consumatori ad organizzare una caccia al tesoro” prosegue Vignola.
“Abbiamo messo in campo una task force per vigilare sul rispetto delle regole, pronti a denunciare sia ad Arera che all’Antitrust ogni ostacolo alla mobilità del consumatore e ogni informazione non corretta che dovesse essere data da qui al 30 giugno” aggiunge Vignola.
“Si alla proposta di rivedere, per il Servizio di maggior tutela destinato ai vulnerabili, la parte di prezzo per la commercializzazione vendita, pari attualmente a una quota fissa annua pari a 69 euro, un introito di cui potrebbe farsi in parte carico la fiscalità generale, così da rendere più basse le bollette anche per i vulnerabili, rendendole più vicine a quelle super scontate del Servizio a Tutele Graduali” conclude Vignola.
Ricordiamo che, per la luce, il rientro in tutela si può fare fino al 30 giugno 2024 e che è l’unica via per potersi assicurare l’attivazione del Servizio a Tutele Graduali che consente uno sconto fisso annuo molto vantaggioso, pari, al momento della aste, a 131,40 euro all’anno rispetto al mercato tutelato.