Sì alla proposta della Commissione Ue di rivedere la scritta “da consumarsi preferibilmente entro” relativa alla scadenza del cibo per renderla più chiara, ma attenzione a non generare confusione.
Roma, 9 marzo 2023 – “Siamo favorevoli a un chiarimento del significato della dizione “da consumarsi preferibilmente entro”, specificando che dopo tale data le caratteristiche nutrizionali e di sicurezza non cambiano. In alternativa si potrebbe dire che dopo tale data si possono avere soltanto modifiche qualitative che non influenzano la sicurezza degli alimenti” afferma Agostino Macrì, responsabile dell’Area sicurezza alimentare dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Si tratta, però, di trovare una dizione meno “sbrigativa” di quella in inglese (tradotta letteralmente in italiano “spesso buono oltre”) che rischia di creare maggiore confusione nei cittadini. Il termine “spesso”, infatti, potrebbe lasciare intendere che ci sono casi in cui l’alimento non è buono o sicuro” conclude Macrì.
La Commissione Ue, infatti, ha presentato una proposta di revisione delle norme sulla data di scadenza del cibo, proponendo un’etichetta che presenti la dicitura ‘Da consumarsi preferibilmente entro il’, la data e ‘Spesso buono oltre’. Secondo l’Esecutivo Ue l’aggiunta è opportuna per ridurre lo spreco alimentare, perché consente “una migliore comprensione della data di scadenza”, influenzando “il processo decisionale dei consumatori in merito all’opportunità di consumare o eliminare un alimento”.
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