FISCO: l’aumento delle tasse locali ha impoverito le famiglie
Secondo Confcommercio negli ultimi 20 anni le tasse locali sono aumentate del 248%. Per Unc è un dato molto grave che ha impoverito le famiglie.
Roma, 17 febbraio 2016 – Secondo i dati resi noti oggi da Confcommercio in venti anni, dal 1995 al 2015, le tasse locali sono passate da 30 a 103 miliardi di euro con una crescita del 248%, mentre le tasse centrali sono passate da 228 a 393 miliardi con una crescita del 72%.
“Si tratta di una grave denuncia. E’ questo passaggio da tasse centrali a tasse locali, infatti, che ha contribuito in modo determinante in questi ultimi 20 anni a impoverire sempre più le famiglie italiane. Mentre quelle centrali sono più rispettose del criterio della capacità contributiva, fissato dall’art. 53 della Costituzione, quelle locali, dai rifiuti all’acqua, colpiscono tutti in modo uguale, indipendentemente dal reddito della famiglia” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
“I presunti tagli delle tasse centrali, quindi, che mascheravano minori trasferimenti agli enti locali e conseguenti aumenti di balzelli comunali è stato deleterio e ha finito per impoverire sempre più anche il ceto medio” ha proseguito Dona.
“Al di là dei flebili aumenti di consumi registrati nel 2015, quindi, se il Governo vuole ridare seriamente capacità di spesa alle famiglie e rilanciare i consumi, deve fare una seria riforma fiscale, avendo come faro il rispetto della Costituzione” ha concluso Dona.