Istat conferma il fallimento del Trimestre anti-inflazione: a ottobre i prezzi alimentari salgono invece di scendere
Roma, 31 ottobre 2023 – “Un flop! Che il provvedimento spot del Trimestre anti inflazione, una scatola vuota in cui ognuno poteva fare quello che più gli faceva comodo, fosse destinato al fallimento, era elementare prevederlo. Ora la conferma ufficiale arriva dall’Istat. In ottobre i prezzi dei prodotti alimentari, ossia quelli interessati al Patto salva spesa, invece di scendere di prezzo salgono addirittura, +0,1% rispetto a settembre” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Tradotto in euro significa un aggravio ovviamente contenuto, pari in media ad appena 48 centesimi su base mensile. Ma il punto grave è che i prodotti alimentari stavano diminuendo di prezzo, e l’inflazione era passata dal +0,2% di agosto al -0,1% di settembre, mentre ora, dopo l’entrata in vigore del Protocollo, risalgono dello +0,1%. Insomma, avevamo previsto che l’effetto del Patto salvo spesa sarebbe stato nullo, invece ci sbagliavamo: è addirittura negativo”
“Ora urge fare qualcosa di serio sull’inflazione, senza prendere più in giro chi fatica ad arrivare alla fine del mese, intanto riazzerando gli oneri di sistema sulla luce rimessi a partire da aprile e prorogando il mercato tutelato, per evitare di fare l’ennesimo regalo alle compagnie di luce e gas che hanno fatto extra profitti milionari” prosegue Dona.
“Per quanto riguarda invece l’inflazione annua, il crollo dal 5,3% di settembre al +1,8% di ottobre, come avevamo ampiamente annunciato, è solo un effetto ottico dovuto alla matematica, un miraggio dovuto al fatto che a ottobre si era raggiunto il record dell’inflazione annua dell’11,8%, un primato che non si aveva dal marzo del 1984, e, quindi, il confronto su base annua risulta falsato. In ogni caso, nonostante tutto questo, resta una stangata per gli italiani. Per una coppia con due figli, la famiglia tradizionale di una volta, l’inflazione tendenziale a +6,5% dei prodotti alimentari significa comunque un aumento del costo della vita pari a 523 euro su base annua solo per mangiare e bere, per una coppia con 1 figlio la spesa aggiuntiva annua per cibo e bevande è pari a 474 euro. In media per una famiglia la stangata è di 376 euro” conclude Dona.