Le industrie dicono sì al patto anti-inflazione, ma per fare cosa? Ci sono impegni su prezzi shrinkflation e overpackaging?
Roma, 8 settembre 2023 – “Per fare cosa? Quali impegni precisi ha preso il settore industriale? C’è un elenco dettagliato dei prodotti con un obbligo di tutta la filiera a ridurre i prezzi praticati, tornando ad esempio a quelli del 2021? Oppure la bozza è ancora quella da noi visionata in cui ci si impegna a diventare più buoni, senza dire come, lasciando a ogni attore la possibilità di scegliere gli articoli del carrello della spesa che preferisce, magari quelli che già stanno scendendo di prezzo?” si interroga Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando l’annuncio del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che le industrie parteciperanno al trimestre anti-inflazione.
“C’è ad esempio un impegno delle industrie a non ingannare i consumatori con le pratiche della shrinkflation e dell’overpackaging che danneggiano il potere di acquisto delle famiglie dato che le ingannano sul prezzo effettivamente praticato, mascherando i rincari? Un danno soprattutto a carico degli anziani, di chi tornando dal lavoro ha fretta di fare la spesa, che colpisce generi alimentari e articoli di prima necessità. Il ministro, se non vuole limitarsi ad autoincensarsi, pubblichi oggi sul sito del Mimit l’accordo raggiunto” conclude Dona.