La Guardia di Finanza recupera 11 milioni di euro da influencer. Basta con i furbetti del quartierino
Roma, 9 marzo 2024 – “Basta con i furbetti del Quartierino. L’evasione fiscale è la conclusione, la fase finale, di un processo che comincia con la pratica scorretta di non segnalare che un post sui social è frutto di una sponsorizzazione” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la notizia che la Guardia di Finanza di Bologna ha recuperato a tassazione 11 milioni di euro conducendo accertamenti, da fine 2022, su quattro influencer bolognesi, seguiti da 50 milioni di follower, e cinque digital creator.
“Urge un giro di vite sugli influencer che occultano la finalità commerciale. Siamo stati i primi a denunciare queste pratiche scorrette nel lontano aprile del 2017, ottenendo nel luglio del 2017 l’emanazione da parte dell’Antitrust delle prime linee guida e poi le prime chiusure di procedimento con impegni, eppure il fenomeno ancora dilaga. Non bastano più moral suasion e impegni, servono sanzioni pecuniarie” prosegue Dona.
“Quanto alle piattaforme, se non possono verificare l’esistenza di contratti pubblicitari tra l’influencer e la ditta sponsorizzata, devono potenziare le funzionalità che aiutano l’utente a comprendere se un post è sponsorizzato. Quando si posta qualcosa la piattaforma chiede all’influencer se il post è sponsorizzato ed evidenzia la finalità pubblicitaria senza bisogno di utilizzare gli hashtag della trasparenza, tipo #advertising. Uno strumento importante che va messo ancor più in evidenza e potenziato” conclude Dona.