ISTAT: marzo ancora in deflazione
Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori
Crollano beni ad alta frequenza di acquisto: risparmio di 172 euro per una coppia con due figli e di 86 euro per un pensionato.
Roma, 31 marzo 2016 – Secondo i dati provvisori resi noti oggi dall’Istat, a marzo l’Italia continua ad essere in deflazione, registrando una diminuzione dei prezzi dello 0,2% su base annua.
“Il dato più significativo, però, è il crollo dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto che diminuiscono dell’1,1% in termini tendenziali, dal -0,8% del mese precedente. Al di là delle ragioni di questa caduta, i consumi ancora fermi, il rallentamento dei prezzi consente di ridare capacità di acquisto alle famiglie. E’, quindi, una buona notizia. Cause negative, insomma, ma gli effetti sul portafoglio delle famiglie sono decisamente positivi” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo i calcoli dell’Unione Nazionale Consumatori, la discesa dell’1,1% dei prezzi dei beni acquistati più frequentemente, consente di risparmiare, in termini di minor del costo della vita, per una tradizionale famiglia, una coppia con 2 figli, 172 euro su base annua.
Una coppia con 1 figlio spenderà, invece, 159 euro in meno nei dodici mesi, un pensionato con più di 65 anni sborserà 86 euro in meno, -93 euro un single con meno di 35 anni.