Il miglioramento reso noto dall’Istat è legato al bonus si 80 euro. Ora è il caso che venga esteso ai più bisognosi
Roma 19 novembre – Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat,cresce la quota di persone soddisfatte della propria situazione economica, dal 43,4% del 2014 al 47,5% del 2015, toccando i livelli più alti dal 2011.
“Bene! Si tratta di un miglioramento legato al provvedimento del bonus di 80 euro. Peccato, quindi, che il Governo quest’anno non lo abbia esteso, come promesso, ai più bisognosi: incapienti, pensionati al minimo, partite Iva. In ogni caso il progresso è minimo e non va sopravvalutato. Non si può, infatti, conteggiare come un dato positivo chi considera invariata la propria condizione economica” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
L’Unione Nazionale Consumatori evidenzia, infatti, che se si può considerare in netto progresso il dato relativo alla percentuale di persone molto o abbastanza soddisfatte per la propria situazione economica, che passano, rispettivamente, dal 2,5% del 2014 al 2,9% del 2015 e dal 40,9% del 2014 al 44,6% del 2015, quello relativo alla valutazione della situazione economica rispetto all’anno precedente è decisamente meno positivo. Il calo di quelli che considerano la propria situazione un po’ o molto peggiorata non si riversa, infatti, su chi la considera migliorata, ma solo invariata. Come dire, se non avevo soldi nel 2014 continuo a non averli anche nel 2015, allo stesso modo. Il vero miglioramento passa solo dal 4,2% al 5, appena 0,8 punti percentuali, decisamente troppo poco.
L’Unione Nazionale Consumatori chiede, quindi, che la Legge di Stabilità inserisca una modifica del provvedimento del bonus di 80 euro per estenderlo alla fasce sociali più deboli, al limite abbassando al soglia di reddito di chi ne usufruisce oggi, in modo da interessare persone con una più alta propensione marginale al consumo.