Arera ha predisposto un motore di ricerca per facilitare la ricerca del fornitore a cui ci si deve rivolgere per richiedere il rientro in maggior tutela per l’elettricità
Roma, 5 aprile 2024 – “Bene, ottima notizia. Considerato che, secondo le stime di Arera, nel 2024 il mercato libero costerà il 15,15% in più rispetto al Servizio di maggior tutela, pari a una stangata di 135 euro, è bene che la procedura per rientrare nella tutela sia semplificata e facilitata” afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la notizia che Arera ha predisposto un motore di ricerca per trovare in modo facile i riferimenti del fornitore a cui chiedere il passaggio dal libero al mercato tutelato della luce.
“Purtroppo molti consumatori commettono l’errore di rivolgersi al proprio venditore del mercato libero e spesso le risposte che ricevono sono non solo sbagliate, ma scorrette, ossia che il mercato tutelato è finito e non vi si può più rientrare, cosa palesemente falsa” prosegue Vignola.
“Invece per la luce devono rivolgersi all’esercente che nel loro comune svolge il Servizio di maggior tutela. Ora questa ricerca viene facilitata. Ricordiamo, poi, che il rientro in tutela entro il 30 giugno 2024 è l’unica via per potersi assicurare l’attivazione del Servizio a Tutele Graduali che consente uno sconto fisso annuo vantaggiosissimo, pari, al momento della aste, a 131,40 euro all’anno rispetto al mercato tutelato” conclude Vignola.
Il motore di ricerca sul sito di Arera consente di trovare in modo facile, inserendo il nome del proprio Comune, il fornitore a cui richiedere il rientro in maggior tutela per l’elettricità.
L’esigenza nasce dal fatto che i clienti domestici elettrici che si trovano nel mercato libero hanno il diritto di rientrare nel servizio di maggior tutela fino al 30 giugno 2024, rivolgendosi all’esercente il servizio nel Comune in cui si trova la fornitura. Poi dal 1° luglio i clienti domestici che saranno serviti in maggior tutela passeranno automaticamente nel Servizio a Tutele Graduali e i clienti domestici vulnerabili continueranno ad essere serviti in maggior tutela anche dopo tale scadenza.