Bene che il taglio del cuneo fiscale previsto in manovra vada interamente ai lavoratori e non un terzo alle imprese e due terzi ai lavoratori.
Roma, 21 novembre 2022 – “Ottima notizia. Si è capito finalmente che fino a che le famiglie non acquistano, i commercianti non vendono e le imprese non producono. Bene, quindi, concentrare le già scarse risorse sui lavoratori, invece di darne un terzo alle imprese, come aveva inizialmente prospettato il ministro Urso” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la notizia che il beneficio del taglio del cuneo fiscale previsto in manovra andrà interamente ai lavoratori.
“Ora, però, vogliamo sapere quanti dei 21 miliardi destinati al caro bollette di famiglie e imprese sarà destinato ai consumatori. Non vorremmo, come per il Dl aiuti quater, che tutto lo stanziamento o quasi sull’energia fosse destinato alle imprese” prosegue Dona.
“E’ di tutta evidenza che nel primo trimestre 2023 non basterà il prolungamento di quanto già fatto da Draghi, ossia azzeramento degli oneri di sistema e riduzione dell’Iva sul gas, per evitare una stangata, ma andrà azzerata anche l’Iva, sia sulla luce che sul gas, tolte le accise e le addizionali regionali” conclude Dona.