Bene multa a WIS Telecom S.r.l. da parte dell’Autorità delle comunicazioni, ma ora si cambi la legge
Roma, 31 luglio 2027 – “Bene ottima notizia. E’ un passo avanti importante che, oltre al Garante della Privacy, intervengano anche le altre Authority per la parte di loro competenza. In questo caso, poi, si interviene a monte delle telefonate moleste e prevenire è sempre meglio che curare” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la sanzione comminata dall’Autorità delle comunicazioni nei confronti della società WIS Telecom S.r.l. per aver consentito l’uso illegittimo da parte di Voip Albano Sh.p.k., soggetto non autorizzato in Italia e risultante non iscritto nel registro dei soggetti autorizzati in Albania, dove ha sede, di risorse di numerazione già assegnate ad altri soggetti, senza curarsi di effettuare i relativi controlli di sicurezza.
“Ora però deve intervenire il legislatore, possibilmente nel ddl concorrenza, cambiando le regole. Il Garante della Privacy nella sua recente relazione annuale ha attestato di aver ricevuto nel 2023 113.829 segnalazioni e reclami su Reti telematiche e marketing, su un totale di 120.311, ossia il 94,6%. I riscontri resi nell’anno sono stati 3.142, ossia il 2,76%. Insomma, un fenomeno che non è più gestibile senza un giro di vite serio da parte del Parlamento” prosegue Dona.
“La legge n. 5 dell’11 gennaio 2018 è stata un fallimento. Il 27 luglio sono passati due anni dall’attivazione del nuovo Registro delle opposizioni, rivelatosi un flop. Infatti, le telefonate moleste erano determinate solo in minima parte dai precedenti consensi espressi dai consumatori, che grazie al nuovo Registro potevano essere cancellati” aggiunge Dona.
“Ora chiediamo di tornare al sistema dell’opt in, ossia al regime valido fino al 2009 che proibiva di telefonare a qualcuno se non aveva dato prima il suo espresso consenso ad essere chiamato, che sia considerata scorretta la pratica di chiamare chi è iscritto al Registro delle opposizioni, così che possa intervenire anche l’Antitrust a supporto del Garante della Privacy, che per luce e gas siano considerati nulli i contratti fatti per telefono” conclude Dona.