Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori
Roma, 21 giugno 2011 – “Prima o poi anche nel nostro Paese la moneta elettronica dovrà sostituire l’uso delle banconote, uniformandosi a ciò che accade già da tempo negli altri Paesi della Comunità Europea dove la circolazione del danaro contante è solo una ridotta percentuale dei flussi monetari". E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), commentando la celebrazione del “no cash day”.
“La gestione del contante -spiega Dona- è estremamente onerosa per gli aspetti legati alle risorse umane coinvolte, ai furti, alle perdite, alle apparecchiature, ai trasporti, alla sicurezza, alla conservazione, alla vigilanza e all’assicurazione: tutti costi che l’intero sistema e le banche fanno ricadere sui consumatori. Inoltre -prosegue il Segretario generale dell’UNC- la libera circolazione del contante incide sull’economia sommersa, sul ‘nero’ e, quindi, sull’evasione fiscale, per la mancata tracciabilità che lo contraddistingue".
“Ma le iniziative messe in atto dalle banche per scoraggiare l’uso delle banconote, come ad esempio la recente ‘trovata’ di applicare una commissione per i prelievi in contante allo sportello -spiega Massimiliano Dona- non fanno altro che penalizzare le fasce di clientela più deboli”.
“Piuttosto, sarebbero auspicabili iniziative di informazione, costi di tenuta di carte e bancomat più contenuti e premi per i clienti virtuosi che prediligono l’utilizzo delle carte elettroniche. Un simile intervento economico -conclude Dona- sarebbe certamente stimolante e a lungo termine più redditizio”.