ONLINE: parte il progetto “Questione di privacy”
Comunicato stampa comitato regionale Unione Nazionale Consumatori
I comitati regionali di Unione Nazionale Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Codacons e lanciano il progetto “Questione di privacy”, finanziato dalla Regione Lazio con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani sui rischi dei reati informatici.
Roma, 16 ottobre 2014 – “Promuovere un uso sicuro e responsabile di internet e dei nuovi media da parte dei più giovani e renderli consapevoli sui reati informatici, in particolare sul furto di identità: sono questi gli obiettivi del progetto “Questione di privacy”, finanziato con i fondi della Regione Lazio -Programma 2014 Utenti e Consumatori- e realizzato dai comitati regionali di Unione Nazionale Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Codacons.
I nativi digitali appartenenti alla generazione 2.0 sono, infatti, le principali vittime del furto di identità sul web e sui social network: secondo una ricerca di Unicri e Cpp Italia la sicurezza dei dati sensibili è a rischio non solo per chi va sul web regolarmente (circa 55%) ma anche per chi non ci va mai (34%); l’82,5% degli intervistati rilascia abitualmente il nome e cognome; il 59% la data di nascita, il 48% l’indirizzo e il 33% il numero di cellulare ma anche carta di credito o il suo pin.
Dal furto del profilo di Facebook all’intercettazione delle coordinate bancarie, il progetto mira a sensibilizzare i ragazzi dagli undici anni in poi sui reati informatici, con una particolare attenzione ai fenomeni sempre più diffusi di stalking e cyberbullismo.
I materiali informativi saranno diffusi attraverso il canale tv del digitale terrestre Codacons Tv e soprattutto attraverso la pagina Facebook dell’iniziativa in modo da raggiungere più facilmente i giovanissimi e facilitare l’interazione. Inoltre saranno realizzate delle cartoline con utili decaloghi sul tema, distribuite negli sportelli territoriali delle associazioni e attraverso la rete di partner del progetto: Kreattiva, Zainet (Mandragola editrice), Telefono Azzurro e Res Castelli Romani in contatto con ragazzi delle scuole.