Il ministro delle Imprese e del made in Italy convoca la Commissione di allert in merito all’aumento dei prezzi della pasta, ma attendiamo fatti
Roma, 4 maggio 2023 – “Attendiamo fatti. Urge una riduzione dei prezzi della pasta. Temiamo, viste le denunce ripetute fatte nei secoli, che la moral suasion serva molto a poco, anche se ovviamente speriamo di sbagliarci” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando il fatto che il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha dato mandato al Garante per la sorveglianza dei prezzi di convocare la Commissione di allerta rapida per analizzare la dinamica del prezzo della pasta.
“Fino a che la speculazione non sarà definita come una pratica scorretta, si avranno sempre le armi spuntate contro i prezzi troppo alti, salvo vi siano prove di abusi di posizioni dominanti o di intese restrittive della concorrenza. I prezzi della pasta stanno salendo ininterrottamente da giugno 2021 e da allora a marzo 2023 sono rincarati del 37%. Secondo i dati Ismea, invece, il frumento duro nazionale da aprile 2022 ad aprile 2023 è sceso del 28,3%. Le cause iniziali dei rincari, ossia i cattivi raccolti in Canada e negli Stati Uniti, sono risolte. Se nel 2021 il Canada ha avuto una riduzione del raccolto del 53,8% rispetto al 2020, nel 2022 la produzione è salita del 79,1% rispetto al 2021” conclude Dona.
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